La Corte di Cassazione ha revocato l’obbligo di dimora per il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti
La Corte di Cassazione ha revocato l’obbligo di dimora per il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, indagato nella nota inchiesta sul presunto sistema truccato di affidi di minori in provincia di Reggio Emilia. Carletti era stato posto agli arresti domiciliari il 27 giugno, e tre mesi dopo il tribunale del Riesame aveva ridotto la misura cautelare all’obbligo di dimora nel comune di residenza, Albinea. I suoi avvocati avevano comunque chiesto alla Cassazione di esprimersi sulla legittimità della misura.
La Procura di Reggio Emilia contesta a Carletti, eletto col Partito Democratico, i reati di ufficio e falso ideologico: secondo i magistrati avrebbe affidato alcuni spazi comunali in maniera non regolare a un’associazione coinvolta nell’inchiesta. Ad ogni modo, Carletti non è indagato nel filone principale dell’inchiesta.
Nelle prime settimane dell’inchiesta, Carletti era stato attaccato da diversi politici fra cui il capo del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, che aveva anche definito il Partito Democratico «il partito di Bibbiano», accusandolo falsamente di «togliere i bambini alle famiglie con l’elettroshock per venderseli».