La trattativa tra Exor e Cir per il controllo del gruppo Gedi
La famiglia Agnelli cerca il controllo del gruppo editoriale che pubblica La Stampa, Repubblica, L'Espresso e molti altri giornali in Italia
Cir, la holding della famiglia De Benedetti, ha confermato di essere in trattativa con Exor, società di investimenti della famiglia Agnelli, per cedere il controllo di Gedi, il gruppo editoriale che pubblica alcuni dei principali quotidiani italiani compresi La Repubblica e La Stampa. Un comunicato diffuso da Cir nella serata di venerdì 29 novembre ha confermato le indiscrezioni che circolavano da qualche giorno, proprio sulla possibilità di un passaggio del controllo di uno dei gruppi editoriali più importanti del nostro paese, e che come altre società del settore è in difficoltà a causa del calo delle vendite dei quotidiani e della minore resa delle inserzioni pubblicitarie rispetto a un tempo.
Il gruppo Gedi ha come primo azionista la famiglia De Benedetti tramite Cir, con il 43,8 per cento delle azioni, seguita dalla famiglia Agnelli, che attualmente detiene poco meno del 6 per cento. Altri azionisti minori sono Giacaranda Falck e Carlo Perrone. Il gruppo è quotato presso la Borsa di Milano ed esiste – sotto l’attuale forma – dal 2016, quando il Gruppo Espresso si fuse con Italiana editrice, la società che controllava La Stampa e Il Secolo XIX, all’epoca sotto il controllo di Exor. I due giornali, con una forte presenza in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, erano quindi confluiti nel gruppo Gedi, che contava altre importanti testate oltre a Repubblica, come L’Espresso, e tre stazioni radiofoniche disponibili su tutto il territorio nazionale: Radio Capital, Radio DeeJay e m2o.
Nel comunicato diffuso ieri, Cir ha confermato l’esistenza di una trattativa come riportato da alcune “indiscrezioni apparse su alcuni organi di stampa”, specificando di averne svelato l’esistenza su invito della Consob, l’organismo di controllo delle attività in Borsa: “Sono in corso discussioni concernenti una possibile operazione di riassetto dell’azionariato di Gedi, che condurrebbe all’acquisizione del controllo di Gedi da parte di Exor”. Il consiglio di amministrazione di Cir è stato convocato per il prossimo lunedì, 2 dicembre, per valutare l’eventuale cessione e gli effetti che potrebbe avere sulle aziende coinvolte.
La costituzione del gruppo Gedi un paio di anni fa ha permesso di ottimizzare alcune risorse, riducendo le spese, ma ha anche comportato diverse insoddisfazioni da parte dei giornalisti e degli impiegati del gruppo. Negli ultimi mesi soprattutto il quotidiano La Stampa ha organizzato scioperi e altre iniziative di protesta, a causa della mancanza di piani concreti circa il suo sviluppo e per l’annuncio di alcuni consistenti tagli al personale.
Il comitato di redazione (cdr) di Repubblica ha commentato il comunicato di Cir dicendo di volersi impegnare per: “Tutelare in tutte le sedi l’autonomia, l’indipendenza, la libertà dei giornalisti e a difendere la storia di Repubblica e ciò che rappresenta sin dal giorno della fondazione”. Nel comunicato dice anche che il cdr “si opporrà a qualsiasi tentativo di imporre ulteriori sacrifici a una redazione già fortemente provata da tagli e stati di crisi”.
Le famiglie De Benedetti e Agnelli hanno da decenni il controllo di alcuni dei più importanti quotidiani italiani. Dopo il 2016, con la fusione e la nascita del gruppo Gedi sembrava che Exor non ritenesse più strategica la presenza nel settore. La nuova trattativa potrebbe invece portare a una rinnovata presenza della famiglia Agnelli nel settore editoriale, con il controllo di due dei quotidiani generalisti più letti in Italia. Nei mesi scorsi Carlo De Benedetti aveva più volte criticato i figli, accusandoli di uno scarso interesse verso le attività delle testate sotto il controllo di Cir.