Dodici persone sono lievemente ferite dopo una brusca frenata sulla metropolitana di Milano

(ANSA / MATTEO BAZZI)
(ANSA / MATTEO BAZZI)

Dodici persone sono lievemente ferite dopo una brusca frenata sulla metropolitana di Milano, al capolinea Bisceglie della linea rossa. Nessuno ha riportato fratture o lesioni gravi, ma solo qualche livido e un po’ di spavento. La circolazione dei treni non è stata interrotta. ATM, l’azienda che gestisce i trasporti in città, ha spiegato che «il treno era fermo in galleria e in procinto di entrare nella stazione di Bisceglie, che è capolinea. L’area del capolinea non era disponibile per consentire la manovra di inversione del treno precedente. L’operatore centrale ha quindi interrotto troppo bruscamente l’ingresso del treno in arrivo».

All’inizio dell’anno a Milano c’erano state tre brusche frenate di emergenza sulla metropolitana, a seguito delle quali alcune persone sono state contuse o ferite. Lo scopo delle frenate di emergenza è bloccare il treno nel minor tempo possibile, per evitare possibili incidenti che sarebbero ben più gravi delle contusioni causate da una brusca frenata. ATM, che gestisce con riconosciuta efficienza il trasporto pubblico milanese, aveva spiegato che non esistono problemi o guasti legati alle frenate, ma che il problema sono le frenate in sé, di cui intende «rimodulare l’intensità», renderle cioè meno brusche; e aveva spiegato che per farlo ci sarebbero voluti dei mesi, tra permessi e omologazioni.

Le brusche frenate nella metro di Milano

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