Il Leicester non è mai stato così in alto (da quella volta lì)
A tre anni dall'incredibile vittoria della Premier League, e dopo qualche anno di montagne russe, è secondo in classifica e sta raccogliendo i frutti degli investimenti fatti grazie a quell'impresa
Passata la seconda e ultima sosta dell’anno, i campionati di calcio europei sono ripresi nel fine settimana appena trascorso. Nella Premier League inglese, il Liverpool primo in classifica ha mantenuto il suo notevole vantaggio in classifica vincendo 2-1 a Londra contro il Crystal Palace. Si sta quindi avvicinando sempre di più alla vittoria di un titolo nazionale attesissimo in città, dato che manca da addirittura trent’anni.
Al secondo posto non c’è nemmeno il Manchester City, campione in carica da due anni. Proprio nell’ultima partita di Premier prima della sosta, il Liverpool lo ha battuto 3-1 facendolo finire momentaneamente al quarto posto con uno svantaggio di nove punti. Sabato sera, tuttavia, il City si è ripreso, ha vinto contro il Chelsea e si è riportato in terza posizione, ma i nove punti di svantaggio rimangono. Ora tra le due più forti squadre inglesi di questi anni rimane soltanto il Leicester – quel Leicester – che è secondo con un punto in più del City.
Nei tre anni che sono passati dalla sua incredibile vittoria della Premier League, il Leicester ne ha passate tante. Ha partecipato per la prima volta alla Champions League, ha esonerato l’allenatore Claudio Ranieri, il principale artefice della storica vittoria, e ha cambiato altri due allenatori prima di affidare l’incarico al nordirlandese Brendan Rodgers. Non ha più concluso il campionato al di sopra della nona posizione e soprattutto ha perso il suo proprietario, il thailandese Vichai Srivaddhanaprabha, morto il 27 ottobre 2018 nello schianto del suo elicottero all’esterno dello stadio di Leicester dopo una partita di campionato.
Da allora la gestione della squadra è passata al figlio trentaquattrenne Aiyawatt, il quale ha rinnovato l’impegno nel club rilanciandone le ambizioni in memoria del padre. Nelle ultime stagioni la società ha tenuto sempre in movimento il mercato, acquistando e cedendo decine di giocatori diversi grazie agli ingenti guadagni accumulati negli ultimi tre anni, quelli per cui ora il club è fra i venti più ricchi al mondo. Della squadra campione d’Inghilterra sono rimasti soltanto il portiere Kasper Schmeichel, il capitano Wes Morgan, il terzino austriaco Christian Fuchs e il centravanti Jamie Vardy. Schmeichel e Vardy, fra i più grandi simboli del campionato vinto, sono gli unici due ancora titolari.
Alcuni recenti investimenti si sono rivelati sbagliati e non hanno ripagato, ma tanti altri ora stanno finalmente premiando le scelte della società. Il nuovo Leicester di Brendan Rodgers, ex allenatore di Liverpool e Celtic, ha l’ossatura classica di una squadra britannica, cioè con giocatori veloci e prestanti, alla quale però si aggiunge un netto miglioramento della qualità rispetto al passato.
In difesa, l’esperto Jonny Evans sta dimostrando di aver ancora molto da dare: insieme al giovane e talentuoso turco Caglar Soyuncu, comprato l’anno scorso, formano la miglior difesa della Premier. Il ruolo di interditore di centrocampo che fu di N’Golo Kanté – il giocatore che sta avendo la miglior carriera dopo quel campionato del 2016 – è ora di Wilfred Ndidi, comprato quando ancora c’era Ranieri e cresciuto molto da allora. La qualità tecnica nel reparto è data soprattutto da Youri Tielemans, uno dei più talentuosi giocatori belgi in circolazione, che si sta rilanciando dopo una deludente esperienza nel Principato di Monaco.
Jamie Vardy rimane saldamente il miglior marcatore della squadra. In passato ha rifiutato tante ricche proposte, facendo probabilmente la scelta migliore. In questa stagione ha già segnato dodici gol, è il più prolifico giocatore del campionato e ha una grande intesa con la seconda punta spagnola Ayoze Perez e con il talentuoso trequartista inglese James Maddison.
L’ultima vittoria in trasferta a Brighton è stata la nona in tredici partite, e la quarta consecutiva conclusa senza subire un gol. Fin qui il Leicester ha battuto Arsenal e Tottenham, ha vinto 9-0 in casa del Southampton e 5-0 contro il Newcastle. Ha perso soltanto contro il Liverpool e Manchester United. La squadra sembra abbia qualità e organizzazione per rimanere ai primi posti della classifica, anche considerando le evidenti difficoltà di alcune “grandi” come Tottenham, Arsenal e Manchester United. In una stagione così densa di impegni come quella inglese, avrà inoltre il vantaggio di non giocare nelle coppe europee, a differenza di tutte le sue dirette avversarie.