Si è dimesso il capo dello staff del primo ministro maltese, coinvolto nelle inchieste di Daphne Caruana Galizia
Keith Schembri si è dimesso da capo dello staff del primo ministro di Malta Joseph Muscat, dopo che i giornali maltesi avevano scritto che era stato interrogato dalla polizia per l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa in un attentato nell’ottobre del 2017. È l’ultimo di una serie di importanti sviluppi arrivati negli ultimi giorni nelle indagini sulla morte della giornalista.
Schembri era capo dello staff di Muscat dal 2013, ed era stato uno dei due politici maggiormente coinvolti nelle inchieste di Galizia su un presunto giro di tangenti pagate attraverso una società off shore a due membri del governo maltese: Schembri e Konrad Mizzi, ex ministro dell’Energia. Le inchieste di Galizia erano arrivate soltanto fino a un certo punto, e dopo la sua morte erano state approfondite da altre testate internazionali – come Reuters – che avevano accusato l’imprenditore maltese Yorgen Fenech di aver pagato (o perlomeno provato a pagare) quelle tangenti in cambio di una concessione per costruire una centrale elettrica.
Fenech era stato arrestato la scorsa settimana, nello sviluppo più importante dall’inizio delle indagini sulla morte di Galizia, per la quale sono stati arrestati i due sospetti esecutori materiali, ma non i mandanti. Secondo alcune fonti del Times of Malta, Fenech avrebbe fatto il nome di Schembri durante la sua deposizione, collegandolo a casi di corruzione e anche all’omicidio di Galizia.