L’Hellas Verona ha sorpreso tutti
Con giocatori di seconda scelta, scarti delle altre squadre e un allenatore in cerca di rivincite, il Verona ottavo in classifica è una delle grandi sorprese di questo campionato
Dopo tredici giornate di campionato e la vittoria contro la Fiorentina di domenica pomeriggio, l’Hellas Verona si può considerare una delle più grandi sorprese della Serie A. Con cinque vittorie, tre pareggi e la seconda miglior difesa del campionato dopo quella della Juventus, è inaspettatamente ottavo in classifica alla pari con il Parma e a soli due punti dal Napoli. In pochi se lo sarebbero aspettati a inizio stagione, per esempio dopo la brutta sconfitta subita contro la Cremonese – squadra di bassa Serie B – nei primi turni estivi di Coppa Italia.
Per stessa ammissione del suo allenatore, il croato Ivan Juric, ingaggiato lo scorso giugno, l’Hellas Verona è una squadra che – pochi mesi dopo una promozione raggiunta a fatica tramite i playoff – è stata costruita con giocatori di seconda scelta, riserve o scarti delle altre squadre del campionato. Anche lo stesso Juric si può definire un allenatore in cerca di rivincite, dopo le travagliate esperienze al Genoa in cui non era mai stato in grado di lavorare nelle migliori condizioni possibili.
Eppure, fin dalle prime giornate di campionato, il Verona è riuscito a proporre delle ottime prestazioni, anche nelle sconfitte di misura contro Juventus e Milan. La sua difesa a tre ha impressionato per solidità e organizzazione, facendo notare a tutti la bravura del kosovaro Amir Rrahmani, venticinquenne acquistato dalla Dinamo Zagabria, e il talento del giovane italoalbanese Marash Kumbulla. Un centrocampo folto sta riuscendo inoltre a fornire equilibrio, copertura alla difesa e soprattutto gol: i primi quattro marcatori della squadra giocano tutti a centrocampo, dall’esperto portoghese Miguel Veloso all’ex centrale dell’Atalanta Matteo Pessina. In questo reparto, però, la sorpresa è stata la qualità di Sofyan Amrabat, marocchino, fratello del più famoso Nordin, il cui acquisto è stato un’intuizione del direttore sportivo Tony D’Amico.
La scelta di Juric di affidarsi a giocatori già allenati in precedenza al Genoa ha premiato l’Hellas, dato che oltre a Veloso, il serbo Darko Lazovic sta rilanciando la propria carriera a Verona, mentre in difesa il turco Koray Günter offre una valida alternativa come terza scelta. Il reparto offensivo è stato fin qui il meno incisivo. L’impressione è che fra i sei giocatori di ruolo – e con il capitano Giampaolo Pazzini ancora infortunato – Juric stia ancora cercando di capire chi siano i migliori. Se la squadra dovesse continuare così, non è detto che nel mercato invernale la società non possa intervenire per aggiungere gol a una squadra che può raggiungere la salvezza in anticipo.