Film ambientati in un futuro che è già passato
È interessante vedere come ci immaginavano film di fantascienza come "2001: Odissea nello Spazio", "Akira" e "1997: Fuga da New York"
La fantascienza, per definizione, tratta storie ambientate nel futuro (se volete iniziare una lunghissima discussione con un fan di Star Wars ditegli che non è fantascienza perché è ambientato “tanto tempo fa“). Col passare del tempo, quindi, succede che si arrivi ad anni o date precise in cui il futuro immaginato da una storia di fantascienza diventi, nella realtà, il presente, e subito dopo il passato. Visto che le storie di fantascienza più popolari degli ultimi decenni sono quelle del cinema, e il cinema è un’arte relativamente recente, capita sempre più spesso che un film di fantascienza a suo tempo ambientato nel futuro diventi un film ambientato nel nostro passato. Successe nel 2001 – non serve dire con che film – e sta succedendo proprio ora, perché Blade Runner, che uscì nel 1982, è ambientato nel novembre 2019. Partendo da queste considerazioni, il sito The Wrap ha scelto 12 film ambientati in un futuro che è già passato.
2001: Odissea nello spazio
Evitiamo quel didascalico momento in cui scriviamo in che anno è ambientato, ma scriviamo che sono passati più di cinquant’anni dalla sua uscita. Uscì prima che l’uomo andasse sulla Luna (nascono da qui le infondatissime teorie per cui “l’allunaggio è stato girato sulla Terra da Kubrick”) e, a prescindere dal suo immenso valore cinematografico, è un ottimo punto di partenza per parlare di una cosa che succede spesso quando si immagina il futuro: in certi casi si è troppo ottimisti, in altri troppo legati al proprio presente. Per dirla in altro modo: nel passato era facile immaginarsi auto volanti (e invece ancora stiamo in coda sull’asfalto) mentre era più difficile immaginarsi come internet avrebbe cambiato il mondo.
Nel caso di 2001: Odissea nello spazio, il regista Stanley Kubrick fu meticoloso nel pensare come sarebbe stato il futuro. Fu certamente troppo ottimista su quanto in là ci saremmo spinti nell’esplorare lo Spazio, ma ci prese su diverse altre cose come il cibo liquido, le videochiamate e i tablet.
Anno 2000 – La corsa della morte
Uscì nel 1975, diretto da Paul Bartel e interpretato da David Carradine e Sylvester Stallone. È un film distopico ambientato in un futuro in cui uno sport violento e mortale viene usato per dare sfogo a certi istinti della popolazione, evitando che prendano strade più gravi per chi comanda. Una storia simile è stata raccontata in un remake del 2008 (ambientato nel 2012) ed è comunque un tema molto frequente: basta pensare a quel che succede in Rollerball, film del 1975 ambientato nel 2018.
Anno 2000 – La corsa della morte si immaginò un mondo in cui gli Stati Uniti non esistevano più, sostituiti da un regime totalitario governato da un presidente che si crede quasi un Dio in Terra. Le guerre non esistono più ma l’anno 2000 del film non è per niente piacevole, anche – ma non solo – per colpa della folle corsa al centro del film, in cui tra le altre cose i piloti prendono punti se uccidono i passanti. Evitando spoiler eccessivi, il film racconta una tentata ribellione.
1997: Fuga da New York
Uscì nel 1981 e il titolo originale è Escape from New York, che a differenza del titolo italiano non dichiara l’anno in cui è ambientato. Lo diresse John Carpenter e il protagonista – soprannominato Jena (Snake, in inglese) – è interpretato da Kurt Russell. Carpenter ipotizzò che meno di vent’anni dopo l’uscita del film New York sarebbe diventata una gigantesca prigione di massima sicurezza. Il problema è che in questa New York che è una prigione precipita l’aereo del presidente degli Stati Uniti.
Nel 1996 uscì il sequel Fuga da Los Angeles, ambientato nel 2013, in cui c’è un nuovo presidente e, tra le altre cose, dopo un potentissimo terremoto un pezzo di California è diventato un’isola.
Blade Runner
Uscì nel 1982 e ancora ne deve passare di acqua sotto i ponti prima che si arrivi al 2049 in cui è ambientato il suo sequel, uscito nel 2017. Il primo Blade Runner però è ambientato nel novembre 2019, in un mondo in cui il sole non si vede più, piove quasi sempre e tutto è cupo, triste e artificiale.
Per fortuna ancora non siamo arrivati a un mondo in cui non sappiamo se stiamo parlando o no con un essere umano (o se lo siamo noi stessi), ma Blade Runner è comunque un film che anticipò certe cose, anche perché ci lavorò il famoso futurista Syd Mead. Un paio di anni fa Vox raccontò che il film anticipò, e in parte influenzò, quel che le città americane diventarono negli anni successivi. In più, come scrisse A.O. Scott sul New York Times, c’è anche chi pensa che il film «può essere considerato uno dei sintomi che hanno dato origine al postmodernismo, un’interminabile e terminale malattia della mente». Insomma: più che anticipare il futuro, lo condizionò. Di sicuro nel cinema, ma forse anche altrove.
Orwell 1984
È il film di Michael Radford tratto dal famoso romanzo distopico che George Orwell scrisse nel 1948 (anche se poi uscì nel 1949). Il film uscì nel 1984, quindi a ben vedere era ambientato nel presente, ma raccontava in modo piuttosto fedele una storia pensata appunto diversi decenni prima. Non fu tra l’altro il primo film tratto dal famoso libro: già nel 1956 era infatti uscito un adattamento diretto da Michael Anderson, che nella versione originale si intitolava comprensibilmente 1984 e che in Italia divenne Nel 2000 non sorge il sole.
Nel futuro immaginato da Orwell, una dittatura controllata dal famoso “Grande Fratello” ha eliminato la libertà di pensiero e ogni forma di dissenso, prendendosi il potere di trasformare in verità anche cose palesemente false, come che due più due fa cinque. Nel mondo di 1984 esistono tre grandi superpotenze mondiali: Oceania, Estasia ed Eurasia. L’Oceania è alternativamente alleata con una delle altre due in una guerra contro quella con cui non è alleata. È un romanzo distopico, e per fortuna non ci ha preso poi tanto, ma intuì qualcosa del rapporto che, col tempo, siamo finiti ad avere con gli schermi.
L’implacabile
Uscì nel 1987, diretto da Paul Michael Glaser e liberamente ispirato al romanzo L’uomo in fuga, scritto da Stephen King con lo pseudonimo Richard Bachman. È ambientato tra il 2017 e il 2019, ha per protagonista Arnold Schwarzenegger e anche qui – come in molti altri film di fantascienza, soprattutto di quel periodo – c’è stato un generale collasso dell’economia, gli Stati Uniti sono diventati un regime totalitario e c’è un gioco in cui dei carcerati si sfidano contro degli assassini professionisti: il loro scopo è salvarsi, la funzione dello scontro è intrattenere e distrarre gli spettatori.
Akira
È un film giapponese d’animazione, uscito nel 1988 diretto da Katsuhiro Ōtomo e tratto dall’omonimo manga. È ambientato nel 2019 a Neo Tokyo, dopo che Tokyo è stata distrutta nella Terza guerra mondiale. Parla di bande di motociclisti, ma non solo. Qualche mese fa il Guardian scrisse che «la vera Tokyo e la Neo Tokyo del film sono quasi indistinguibili» e accompagnò la considerazione con un po’ di immagini. In realtà, per fortuna, Tokyo è messa meglio di Neo Tokyo (e anche il mondo nel suo complesso), ma c’è una cosa su cui Akira fu molto precisa. La storia parla infatti della costruzione di uno stadio in vista delle Olimpiadi del 2020. In effetti le Olimpiadi del 2020 si terranno proprio a Tokyo e lo stadio principale è stato completato pochi giorni fa.
Ritorno al Futuro II
Il secondo film della trilogia di Robert Zemeckis con protagonisti Doc e Martin uscì nel 1989 e si immaginò che i due protagonisti viaggiassero avanti nel tempo – senza usare strade – fino alle 16.29 del 21 ottobre 2015. In quel 2015 le auto volano, le pompe di benzina sono completamente automatizzate, le scarpe si allacciano da sole e le maniche delle giacche si regolano automaticamente in base alle lunghezza delle braccia di chi le porta. Nel futuro ci sono poi quelli che sembrano essere dei tablet, degli schermi flessibili e degli occhiali che non sono poi così diversi dai veri Google Glass. In quel 2015 il film Lo Squalo è arrivato al diciottesimo sequel e al posto delle locandine cinematografiche ci sono degli ologrammi.
Alcune di quelle cose poi sono arrivate, in molti casi fatte apposta per replicare quelle del film. Ma ancora stiamo aspettando un hoverboard come si deve.
Terminator 2 – Il giorno del giudizio
Uscì nel 1991, diretto da James Cameron e interpretato da Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton. È ambientato in un 1995 e, cosa ancora più importante, gira tutto intorno al fatto che bisogna evitare un possibile disastro nucleare dopo il quale il mondo sarà in mano ai cyborg. Anche quel giorno l’abbiamo superato, perché era il 29 agosto 1997.
Freejack – In fuga nel futuro
È del 1992, tratto dal romanzo del 1958 Anonima aldilà, e vale la pena vederlo anche solo per poter poi dire di aver visto un film in cui Mick Jagger recita con Anthony Hopkins. Inizia nel 1991, quando un uomo viene rapito e portato nel futuro, cioè nel 2009. È un futuro cupo e inquinato: i ricchi vanno indietro nel tempo a prendere corpi da portarsi nel futuro, per usarli come involucri per prolungare le loro vite.
Strange Days
Film di fantascienza del 1995 con Ralph Fiennies e Angela Bassett, diretto da Kathryn Bigelow e realizzato a partire da un soggetto di James Cameron. È ambientato a Los Angeles nel 1999, quando va di gran moda rivivere le esperienze sensoriali degli altri attraverso speciali dispositivi di realtà virtuale, dichiarati illegali. Il protagonista è un ex poliziotto, Ralph Fiennies, che “spaccia” sul mercato nero queste registrazioni, ricercate per gli effetti simili a quelli di una droga allucinogena.
2012
Non un gran film, diciamocelo, tra l’altro collegato a quella vecchia profezia Maya. È di Roland Emmerich ed è un film catastrofico che uscì nel 2009 e si immaginò una grande catastrofe climatica mondiale. In effetti, negli ultimi anni il cinema sembra aver cambiato idea e quando deve immaginarsi un futuro diverso gli viene comprensibilmente facile immaginare che le cose cambieranno per colpa dei cambiamenti climatici, più che per una Terza guerra mondiale.