Una canzone dei Counting Crows

Lui si è tagliato i capelli, se lo avete visto di recente

Le Canzoni è la newsletter quotidiana che ricevono gli abbonati del Post, scritta e confezionata da Luca Sofri (peraltro direttore del Post): e che parla, imprevedibilmente, di canzoni. Una per ogni sera.
La prima newsletter, inviata il 15 ottobre scorso, è online per tutti qui. Per ricevere le successive gli abbonati devono indicarlo nella propria pagina account. Qui c’è scritto cosa ne pensa chi la riceve: online sul Post c’è ogni giorno la parte centrale della newsletter, quella – dicevamo – sulla canzone.

Have you seen me lately
L’immagine di Adam Duritz qui sopra è già un po’ datata, posso dirvi che due mesi fa si è tagliato i capelli, dopo un sacco di anni. Potreste chiedervi perché sia a conoscenza degli appuntamenti dal barbiere del cantante e leader dei Counting Crows, e la risposta è che so parecchie cose che riguardino i Counting Crows. Ma sono una di quelle tre-quattro band su cui mi percepisco incapace di moderazione e quindi non voglio rischiare di essere noioso. Mi limito a poche cose, iniziando dalle misurate righe di Playlist.
La migliore rock band americana degli anni Novanta: grandi ballate, voce inconfondibile, storie vere. Apparvero dal nulla – da San Francisco – con un disco stupendo nel 1993. Dopo sono stati parchi: cinque cd in quindici anni, e un live eccezionale (e uno inutile). Se poi vi interessano queste cose, Adam Duritz è stato fidanzato con mezzo cast femminile di Friend.
(sì, era un po’ più figo allora, poi si è appesantito)
Qui è come li raccontai nel 2002, e qui un consuntivo più recente.
Have you seen me lately è una canzone del 1996 con un gran titolo, intanto (“Ci siamo visti, di recente?”, il punto interrogativo nel titolo manca), che nel disco originale era un bel rocchettone incazzato sul fastidio di essere diventato ostaggio della notorietà e dei fan.

Get away from me
This isn’t gonna be easy
But I don’t need you
Believe me
You got a piece of me
But it’s just a little piece of me
And I don’t need anyone
And these days I feel like I’m fading away
Like sometimes when I hear myself on the radio

Ma in un bellissimo disco dal vivo di due anni dopo loro ribaltarono molte canzoni, facendone meraviglie: e soprattutto con questa, che diventò un lentone struggente cantato in quel modo stupendo con cui Duritz mastica le sillabe.

Dissisingonabi-isi.