WeWork licenzierà più di duemila dipendenti
WeWork, l’azienda statunitense che affitta spazi per il co-working in tutto il mondo, ha fatto sapere che licenzierà circa 2.400 dipendenti per diminuire i suoi costi, nell’ottica di un generale ridimensionamento delle sue attività. CNBC, a cui WeWork ha confermato la notizia, ha spiegato che si tratta del 19 per cento circa dei dipendenti totali della società.
Di WeWork si è parlato molto perché quest’anno avrebbe dovuto quotarsi in borsa, in seguito a una valutazione di 47 miliardi di dollari, ma poco prima della sua effettiva quotazione erano state scoperte le grosse perdite della società (1,4 miliardi di euro solo nel 2018) e i suoi successi finanziari molto inferiori alle aspettative, in parte per colpa di una cattiva gestione dell’ex CEO e fondatore Adam Neumann. WeWork, quindi, aveva dovuto rinunciare alla quotazione in borsa e aveva avviato un grosso piano di tagli. A fine ottobre WeWork aveva fatto un accordo di salvataggio con il grande conglomerato giapponese Softbank.