Google impedirà la promozione a pagamento di annunci politici palesemente falsi
Inoltre limiterà la profilazione degli utenti solo ad alcune categorie: sesso, età e luogo di residenza
Mercoledì Google ha annunciato in un post pubblicato sul blog aziendale che modificherà le sue regole sugli annunci politici a pagamento che appaiono sul motore di ricerca, limitando la possibilità di “targettizzarli”, cioè di destinarli a un segmento molto preciso di pubblico. «Dati i recenti dubbi e dibattiti sulla pubblicità politica e sull’importanza della fiducia condivisa nel processo democratico, vogliamo migliorare la fiducia degli elettori nelle pubblicità politiche che possono vedere sulle nostre piattaforme», si legge nel post. Per questo motivo Google ha deciso che limiterà la profilazione degli utenti da parte di chi compra spazi pubblicitari solo ad alcune categorie: sesso, età e luogo di residenza.
Le pubblicità, specifica Google, potranno comunque continuare a essere personalizzate sulla base dell’attività degli utenti su Internet. Google ha anche annunciato che modificherà le proprie politiche su tutte le pubblicità, e non solo quelle politiche, impedendo che vengano pubblicati contenuti o affermazioni palesemente false (come per esempio immagini o video “deepfake”). La decisione di Google arriva dopo quella di alcune settimane fa presa da Twitter di non non pubblicare più annunci politici a pagamento di alcun tipo in tutto il mondo. Facebook, al contrario, aveva deciso di mantenere online gli annunci a pagamento dei politici a prescindere dal loro contenuto, anche nel caso in cui raccontino falsità a loro vantaggio. Le nuove regole di Google entreranno in vigore tra una settimana nel Regno Unito, in vista delle elezioni del 12 dicembre, e poi nei prossimi mesi anche nel resto del mondo.