La polizia cilena ha sospeso l’uso dei proiettili a pallini di gomma che avevano causato molti feriti nelle proteste delle ultime settimane
La polizia cilena ha sospeso l’uso dei proiettili a pallini di gomma che avevano causato molti feriti nelle proteste delle ultime settimane: oltre 200 manifestanti avevano riportato ferite agli occhi, tanto da far diventare le bende sugli occhi uno dei simboli delle proteste. La decisione è stata annunciata da Mario Roza, capo della polizia cilena, che ha spiegato che è stata condotta un’indagine interna che ha rilevato delle discrepanze tra le informazioni fornite dai produttori dei proiettili e quelle ottenute con dei test appositi. Uno studio dell’Università del Cile aveva scoperto che i pallini all’interno dei proiettili non sono interamente di gomma, ma sono fatti all’80 per cento di silice, solfato di bario e piombo, il che li rende estremamente duri e pericolosi.
Le proteste cilene, cominciate a metà ottobre dopo l’approvazione di una legge che aumentava il prezzo del biglietto della metropolitana della capitale Santiago, stanno continuando ancora oggi, a distanza di oltre un mese, e nel frattempo si sono concentrate su temi molto più estesi, principalmente riguardanti le grandi diseguaglianze economiche del paese.