Secondo Amnesty International i morti nelle proteste in Iran degli ultimi giorni potrebbero essere più di 100
L’organizzazione internazionale Amnesty International ha scritto che, basandosi sulle informazioni e sulle testimonianze che ha raccolto, i morti nelle proteste degli ultimi giorni in Iran potrebbero essere stati 106. La stima si basa su video verificati, testimonianze di persone sul posto e informazioni raccolte da attivisti fuori dall’Iran, e secondo Amnesty potrebbe essere addirittura conservativa. Le proteste sono scoppiate la scorsa settimana a causa di un aumento nel prezzo del carburante, e si sono rapidamente estese a un centinaio di città, provocando un violento intervento della polizia. Il bilancio semiufficiale, diffuso dall’agenzia di stampa IRNA, è di 12 morti.
In risposta alle proteste, l’Iran ha bloccato progressivamente l’accesso a internet nel paese. Da venerdì scorso ciascun iraniano può comprare fino a 60 litri di benzina al mese a circa 40 centesimi di euro al litro, mentre ogni litro in più costa 80 centesimi. Fino a due giorni prima, invece, i primi 250 litri acquistati in un mese costavano circa 0,25 euro l’uno.