La protesta a Modena contro Salvini
C'erano circa 7 mila persone strette "come sardine" in Piazza Grande contro il comizio del capo della Lega
Lunedì 18 novembre a Modena almeno 7 mila persone hanno protestato in Piazza Grande contro l’evento elettorale tenuto in città dal leader della Lega Matteo Salvini a sostegno di Lucia Borgonzoni, candidata del centrodestra a presidente dell’Emilia-Romagna per le elezioni regionali del 26 gennaio 2020. La manifestazione di Modena, come quella di giovedì 14 novembre a Bologna, è stata organizzata in forma di flash mob. Nonostante la pioggia in piazza c’erano migliaia di persone “strette come sardine” – come da slogan dei promotori – a cantare “Bella ciao” o slogan come “Modena non si Lega”. I manifestanti si sono radunati poco prima delle 19, occupando non solo la piazza ma anche le traverse adiacenti e i portici.
Inizialmente Salvini doveva parlare in centro, in via Gallucci, dove erano attese circa 3 mila persone, ma dopo il lancio della contro-manifestazione ha cambiato programma, scegliendo un ristorante fuori dal centro. Gli organizzatori e le organizzatrici della protesta avevano chiesto che durante il presidio non ci fosse “nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto”, e che i partecipanti esponessero solo cartelli con raffigurate delle sardine.
Salvini, poco prima di arrivare a Modena, ha attaccato “le sardine” riprendendo un post dello scorso maggio di una delle organizzatrici che contiene un video capovolto di Salvini con la frase: «Avremmo bisogno di un giustiziere sociale, di quelli che compaiono nella storia, che dopo aver ucciso vengono marcati come anarchici…». Salvini ha detto che «una delle “sardine democratiche”» fino a poco tempo fa invocava il suo «omicidio da parte di un giustiziere e mi raffigurava a testa in giù. Bella roba».