Diapositive delle vite degli altri
Vite quotidiane di perfetti sconosciuti fotografati tra gli anni Cinquanta e Settanta, in un nuovo libro pubblicato da Taschen
Gli appassionati di foto trovate nei mercatini o di quel tipo di fotografia vernacolare – gente comune che documenta la propria vita per diletto o per riempire gli album di famiglia – troveranno materiale interessante da sfogliare nel libro Midcentury Memory: pubblicato recentemente da Taschen, raccoglie 300 fotografie di perfetti sconosciuti scattate tra gli anni Cinquanta e Settanta, selezionate dall’archivio di The Anonymous Project, che dal 2017 colleziona centinaia di migliaia di diapositive trovate nel mondo.
Il progetto di Anonymous Project è iniziato nell’autunno 2016, quando il regista inglese Lee Shulman comprò su eBay una scatola di diapositive Kodachrome da 35 mm. Da quel momento ha continuato a raccogliere foto da mercatini o donazioni: finora ha visionato più di 700mila immagini, le ha selezionate, scannerizzate e caricate sul sito del progetto, dove si possono vedere divise in categorie tematiche. Lo scopo del progetto è proprio conservare questo tipo di immagini che rischierebbero di deteriorarsi, e che per Shulman hanno un grande valore storico e sociale.
La maggior parte delle immagini risale al periodo tra gli anni Cinquanta e Settanta, quando si abbassò il prezzo delle pellicole a colori (una delle più famose fu la Kodachrome) ed entrarono in commercio macchine fotografiche più economiche, permettendo anche ai non professionisti di cominciare a fare fotografie un po’ come facciamo noi oggi: per ricordare le vacanze, i momenti in famiglia, gli amici o i piatti che mangiamo. Per questo nonostante le foto siano state scattate da sconosciuti e ritraggano sconosciuti permettono comunque di immedesimarsi con facilità nei soggetti o di immaginarne la storia.
Lee Shulman è nato a Londra ma vive e lavora a Parigi. Ha fondato The Anonymous Project nel 2017 facendolo diventare con l’aiuto della sua collaboratrice Emmanuelle Halkin una delle più grandi collezioni di fotografia amatoriale. Il progetto è stato esposto a Parigi e a Milano e presentato al prestigioso festival della fotografia di Arles, in Francia.