In Iran sono in corso diverse proteste violente per l’aumento del prezzo del carburante
Diverse manifestazioni di protesta sono in corso oggi in Iran per via dell’aumento dei prezzi del carburante, avvenuto dopo che il governo ha deciso di ridurre alcuni sussidi statali. Al Jazeera scrive che le proteste sono avvenute in varie città – inclusa la capitale Teheran – ma finora in maniera piuttosto sporadica. Secondo BBC News in diversi casi i manifestanti si sono scontrati con le autorità locali: ci sono diversi feriti e due morti.
Da venerdì ciascun iraniano può comprare fino a 60 litri di benzina al mese a circa 40 centesimi di euro al litro, mentre ogni litro in più costa 80 centesimi. Fino a due giorni fa, invece, i primi 250 litri acquistati in un mese costavano circa 0,25 euro. Da circa un anno l’economia iraniana è tornata in difficoltà dopo che l’amministrazione americana di Donald Trump ha reintrodotto le sanzioni che erano state cancellate nel 2015 dall’accordo sul nucleare iraniano, e si pensa che il governo abbia aumentato il prezzo del carburante per far fronte alle difficoltà economiche del paese.