Un tribunale di Boston ha stabilito che i controlli ingiustificati fatti sui computer e sugli smartphone delle persone che entrano negli Stati Uniti violano la Costituzione

Controlli all'aeroporto di Boston (AP Photo/Michael Dwyer)
Controlli all'aeroporto di Boston (AP Photo/Michael Dwyer)

Un tribunale federale di Boston ha stabilito che i controlli ingiustificati fatti sui computer e sugli smartphone delle persone che entrano nel territorio degli Stati Uniti violano la Costituzione del paese, in particolare il quarto emendamento, quello che difende le persone da perquisizioni e arresti illeciti. Il tribunale si è espresso a seguito di una causa di due associazioni per i diritti dei cittadini, la American Civil Liberties Union (ACLU) e la Electronic Frontier Foundation, iniziata per conto di undici persone i cui smartphone e computer erano stati controllati al loro arrivo nel territorio americano. Dieci di loro sono cittadini americani, mentre uno risiede negli Stati Uniti legalmente.

Jessie Rossman, avvocato della ACLU, ha raccontato che due delle undici persone furono trattenute in aeroporto per ore mentre cercavano di rientrare negli Stati Uniti dopo una visita in Canada, e che alla fine decisero di lasciare lì il telefono, che fu restituito loro dopo 15 giorni. Secondo la ACLU solo nel 2018 sono stati fatti 33mila controlli sui dispositivi elettronici.