Lo scandalo degli Houston Astros
Secondo le stampa sportiva, nel 2017 la squadra di baseball texana usò un sistema per capire i segnali di lancio degli avversari e comunicarli ai suoi giocatori in campo (e poi vinse le World Series)
Stando a quanto rivelato da un articolo del sito sportivo statunitense The Athletic, nel 2017 la squadra di baseball degli Houston Astros avrebbe violato le regole della Major League escogitando un sistema per capire i segnali di lancio tra ricevitori e lanciatori avversari e comunicarli ai suoi giocatori nelle partite disputate al Minute Maid Park di Houston. La dirigenza degli Astros sostiene di aver avviato un’indagine interna ma nel frattempo si rifiuta di rispondere alle accuse: intanto alcuni ex giocatori di Houston stanno confermando l’imbroglio messo in piedi durante la stagione.
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— New York Post Sports (@nypostsports) November 13, 2019
Secondo le testimonianze raccolte dalla stampa, nel 2017 gli Astros installarono una telecamera puntata verso la postazione di battuta, in modo da riconoscere i segnali fatti con la mano dai ricevitori avversari per comunicare ai lanciatori il tipo di lancio da effettuare. Nel baseball esistono infatti diverse tipologie di lanci, che possono variare in velocità, traiettoria e movimento per confondere il battitore e di conseguenza aiutare i difensori a eliminare i corridori. Per un battitore conoscere con qualche secondo di anticipo che lanciò dovrà andare a colpire è un vantaggio notevole.
I segnali – in teoria segreti – ripresi dalle telecamere venivano poi trasmessi in un monitor sistemato all’interno dello stadio, tra la panchina degli Astros e lo spogliatoio. Quando il segnale veniva capito, qualcuno della squadra lo comunicava ai giocatori battendo dei colpi per farsi sentire fino in campo, probabilmente usando una mazza e dei bidoni della spazzatura.
Non è escluso che nel corso della stagione siano stati utilizzati altri modi per comunicare i lanci, dato che quell’anno Houston vinse le prime World Series della sua storia dopo aver fatto registrare il maggior numero di punti durante la stagione regolare e la più alta media in battuta del campionato.
L’identificazione dei segnali di lancio è una pratica chiaramente vietata dalla Major League, ma rimane uno degli imbrogli più vecchi e diffusi del baseball: talmente diffuso che, stando alle dichiarazioni di alcuni giocatori, in tanti ancora non si fidano a giocare al Minute Maid Park di Houston, e quando ci vanno decidono di cambiare i segnali per non correre rischi, come fatto negli ultimi playoff dai Tampa Bay Rays e dai New York Yankees. Dopo le rivelazioni è attesa una risposta della MLB, che dovrebbe iniziare a indagare sul caso partendo dalle testimonianze raccolte dai giornali sportivi e dai tanti video abbastanza chiari che stanno circolando online.
Lo scandalo rischia di intaccare la reputazione degli Astros, una delle migliori squadre negli anni recente della Major League. A ottobre i texani hanno disputato le loro seconde World Series negli ultimi tre anni — perdendole contro i Washington Nationals — e in squadra hanno alcuni dei giocatori più apprezzati e conosciuti della lega, come i lanciatori Justin Verlander, Gerrit Cole e Zack Greinke e il seconda base venezuelano José Altuve.