25 documentari su Netflix
Uccelli del paradiso, gare di solletico, una fabbrica cinese in America, propaganda politica, una giovane lottatrice di sumo e l'ultimo uomo sulla Luna, tra le altre cose
Tra i meriti di Netflix c’è certamente aver reso un po’ più comune di qualche anno fa la possibilità che qualcuno inizi una frase dicendo “ho visto questo documentario che”. Anche solo restando negli ultimi mesi, è successo per esempio che il documentario American Factory (in Italia tradotto come Made in USA – Una fabbrica in Ohio) raggiungesse un discreto livello di popolarità, almeno a giudicare dal numero di articoli usciti sul tema. Quel documentario è il primo dei 25 che abbiamo scelto tra quelli al momento su Netflix Italia.
Alcuni sono degli ultimi mesi, altri ancora degli ultimi anni (e in certi casi già ne avevamo parlato in quest’altro articolo del 2017), altri ancora sono precedenti al 2017 (uno addirittura del 1942) ma non c’erano in quell’altra lista. Abbiamo cercato di non metterne di brutti e di sceglierne i più interessanti e belli (non sempre è la stessa cosa), ma anche di variare un po’ tra i tanti temi possibili. Non ci sono miniserie documentarie o serie fatte a documentario, a quelle magari penseremo più avanti.
Made in USA – Una fabbrica in Ohio (2o19)
Il titolo originale è American Factory ed è un documentario – presentato e apprezzato all’ultimo Sundance Film Festival, realizzato dalla casa di produzione di Barack e Michelle Obama – che racconta quel che succede quando un’azienda cinese apre una fabbrica in Ohio e sul successivo «scontro culturale che minaccia di distruggere il sogno americano».
Ballando con gli uccelli (2019)
Un documentario che dura meno di un’ora e parla delle articolate e affascinanti mosse messe in atto dagli uccelli del paradiso. È chiaramente uno di quei documentari di natura verso cui all’inizio magari si è un po’ titubanti, ma poi dopo cinque minuti si è già appassionatissimi e a bocca aperta.
Alla conquista del Congresso (2019)
Racconta la campagna elettorale e la vita di quattro donne che si candidarono alle elezioni del 2018 per rinnovare il Congresso degli Stati Uniti, sfidando politici considerati nettamente favoriti. La più famosa è senza dubbio Alexandria Ocasio-Cortez, che poi è l’unica a vincere effettivamente le elezioni; le altre sono Amy Vilela, Cori Bush e Paula Jean Swearengin.
Fyre – La più grande festa mai avvenuta (2019)
Uno dei due documentari su quello che avrebbe dovuto essere un grosso e lussuosissimo festival musicale che invece si rivelò essere un guaio organizzativo e un’enorme truffa.
Rolling Thunder Revue (2019)
Un documentario su un tour di Bob Dylan del 1975, diretto da Martin Scorsese. Non bisogna prendere per vero tutto quello che viene raccontato: Netflix stessa lo presenta come un «mix alchemico di realtà e fantasia».
The Battered Bastards of Baseball (2014)
«La storia, vera e rocambolesca, dei Portland Mavericks, sconclusionata squadra di baseball fondata dall’attore Bing Russell [padre di Kurt] negli anni Settanta».
Little Miss Sumo (2018)
Breve documentario di 19 minuti su Hiyori, una ventenne lottatrice di sumo che «cerca di rivoluzionare il passatempo nazionale». I cortometraggi documentari – due parole che saltano fuori quasi solo quando si parla di Oscar – sono un buon modo per appassionarsi ai documentari senza investirci troppo tempo. Su Netflix ce ne sono diversi altri.
Chasing Coral (2017)
Parla di un pubblicitario che si unisce ad alcuni biologi marini per raccontare come le barriere coralline siano molto a rischio per via di inquinamento e cambiamenti climatici.
Paris is burning (1990)
Fu premiato al Sundance Film Festival, e seguiva da vicino «i balli delle drag queen degli anni Ottanta, scenario di dura competizione e lotta per la sopravvivenza». È certamente da guardare se avete visto e apprezzato la serie Pose.
After porn ends (2012)
Un documentario – il primo di una serie – su quello che succede ad attori e attrici porno dopo che smettono di fare quel lavoro.
XIII emendamento (2016)
L’ha diretto la regista Ava DuVernay e parla della questione razziale negli Stati Uniti. Il titolo arriva dall’emendamento della Costituzione che proibisce la schiavitù, e il documentario si concentra soprattutto sulle discriminazioni razziali dal punto di vista giudiziario, e sulle loro conseguenze nell’incarceramento di massa degli afroamericani.
The Dawn Wall (2017)
Racconta un’arrampicata libera (cioè con le corde usate solo come protezione, e non per aiutarsi a salire in parete) fatta da Tommy Caldwell e Kevin Jorgeson su El Capitan, un enorme e spettacolare blocco di granito nel Parco nazionale di Yosemite, in California, una delle mete più conosciute e apprezzate al mondo tra gli arrampicatori. Ne parlammo qui, insieme al più noto Free Solo.
The Lovers and the Despot (2016)
Racconta la storia incredibile dell’attrice Choi Eun-hee e di suo marito, il regista Shin Sang-ok, stelle del cinema sudcoreano che nel 1978 furono rapiti dal dittatore nordcoreano Kim Jong-il, che li tenne prigionieri per otto anni per sfruttarli come volti del cinema di propaganda del regime.
The Last Man on the Moon (2016)
Racconta la storia di Eugene Cernan, l’ultimo uomo ad avere camminato sulla Luna, nel 1972 al comando della missione Apollo 17. Cernan, che è morto lo scorso gennaio, fu tra i pionieri dei viaggi in orbita: fu il secondo statunitense a fluttuare nello Spazio collegato con un cavo alla sua capsula spaziale, raggiunse per due volte l’orbita lunare e realizzò una lunga serie di record nella storia dei voli spaziali. Nel complesso rimase 566 ore nello Spazio, 73 delle quali trascorse sulla superficie lunare a quasi 400mila chilometri di distanza dalla Terra.
Preludio alla guerra (1942)
È un film di propaganda statunitense, diretto da Frank Capra e primo della serie di film nota come “Why We Fight”, girati negli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale. Parla di come nacquero le dittature di Italia, Germania e Giappone.
Inside Job (2010)
Vinse un Oscar, è uno dei documentari più famosi di questo decennio e parla, in breve del «disastro economico mondiale del 2008».
Into the Inferno (2016)
L’ha diretto il grande regista tedesco Werner Herzog, insieme al vulcanologo Clive Oppenheimer: parla appunto di vulcani, che però Herzog collega in modi diversi e spesso affascinanti all’evoluzione dell’uomo e al suo rapporto con la Terra.
Icarus (2017)
Racconta l’elaborato piano della Russia per imbrogliare alle Olimpiadi di Sochi con un massiccio programma di doping, gestito dal medico Grigory Rodchenkov, che è uno dei protagonisti del documentario.
Caschi Bianchi (2016)
I Caschi bianchi sono l’organizzazione siriana che ha il solo scopo di salvare più persone possibile in mezzo ai bombardamenti e alla guerra. Il documentario è stato montato con video originali delle operazioni di soccorso ad Aleppo intermezzati con alcune interviste dei protagonisti. È stato diretto dal britannico Orlando von Einsiedel con la collaborazione del 21enne Khaleed Khateeb, il Casco bianco che ha girato tutte le scene ad Aleppo.
Virunga (2014)
Salta fuori in diversi elenchi dei migliori documentari di Netflix e racconta la storia di un gruppo di guardie forestali il cui lavoro consiste nel proteggere i gorilla di montagna del Parco nazionale Virunga, nella Repubblica democratica del Congo.
Lo and Behold – Internet: il futuro è oggi (2016)
Anche questo è di Werner Herzog, ma parla della storia di internet e della robotica, e del loro impatto sulla società. Ci sono interviste a molti importanti inventori e imprenditori del settore tecnologico, da Elon Musk di Tesla a Bob Kahn, l’inventore del protocollo TCP/IP, alla base del funzionamento di internet.
Tickled (2016)
Racconta una storia assurda: un giornalista neozelandese che si occupa di contenuti frivoli e di intrattenimento prova a contattare un’organizzazione che mette in piedi sfide di resistenza al solletico, per scrivere un articolo. L’organizzazione rifiuta, in una risposta piena di insulti omofobi: il giornalista inizia a approfondire la questione, e scopre una serie di dettagli inquietanti che coinvolgono ricatti e sfruttamento dei giovani che partecipano a queste strane competizioni.
What Happened, Miss Simone? (2015)
È uno dei più bei documentari sulla musica degli ultimi anni, su una delle più grandi cantanti jazz e soul di tutti i tempi, Nina Simone, che oltre ad avere avuto una delle più grandi voci del Novecento fu un’attivista per i diritti civili degli afroamericani, e un gran personaggio.
Get me Roger Stone (2017)
Lo ha prodotto Netflix e racconta la storia e la carriera di Roger Stone, eccentrico e famoso stratega politico Repubblicano che è stato molto importante nella campagna elettorale di Donald Trump (e in molte altre cose prima, dal Watergate in poi).
Raiders!: The Story of the Greatest Fan Film Ever Made (2015)
Racconta la storia di alcuni ragazzi che nel 1982, dopo avere visto I predatori dell’arca perduta decisero di rigirare il film scena per scena: ci misero sette anni, ma non finirono di girare un’ultima scena. Il film attirò l’interesse e il culto di un piccolo gruppo di appassionati, e trent’anni dopo i tre protagonisti del film si sono riuniti per concludere le riprese.