Negli Stati Uniti due ex dipendenti di Twitter sono accusati di aver dato informazioni personali su migliaia di utenti all’Arabia Saudita
Negli Stati Uniti due ex dipendenti di Twitter sono accusati di aver commesso atti di spionaggio per l’Arabia Saudita per aver dato a funzionari del governo saudita informazioni personali riservate su migliaia di utenti del social network, tra cui importanti oppositori del regime saudita. I due accusati sono il cittadino statunitense Ahmad Abouammo, che fino al 2015 lavorava per Twitter nell’ambito delle collaborazioni con i media, e il cittadino saudita Ali Alzabarah, che ha lavorato per Twitter come ingegnere e ora, secondo gli investigatori, si trova in Arabia Saudita.
Alzabarah è accusato in particolare di aver dato al regime i dati personali di più di 6mila utenti di Twitter nel 2015, di aver falsificato documenti e aver mentito all’FBI. Una terza persona, il saudita Ahmed Almutairi, è accusata di aver fatto da intermediario tra Abouammo e Alzabarah e i funzionari del governo saudita. Tra le informazioni date al governo c’erano gli indirizzi email legati agli account e gli indirizzi IP che possono rivelare dove si trova un utente.
Il New York Times dice che è la prima volta che dei cittadini sauditi sono incriminati per spionaggio negli Stati Uniti. Twitter ha detto di aver collaborato all’indagine e che l’accesso alle informazioni personali sugli utenti è permesso «a un limitato gruppo di dipendenti molto formati e controllati». Circa un terzo degli abitanti dell’Arabia Saudita è attivo su Twitter.