Le cose più interessanti da vedere su RaiPlay
Consigli per orientarsi tra i tantissimi contenuti della piattaforma di streaming della Rai, ora che è stata rinnovata e si sta facendo notare grazie a Fiorello
Da qualche ora è disponibile una nuova versione, aggiornata nell’aspetto e nelle funzioni, di RaiPlay, la piattaforma di streaming della Rai, che tra qualche ora permetterà di vedere Viva RaiPlay!, il nuovo programma di Fiorello. RaiPlay, però, non è solo Viva RaiPlay! e non è nemmeno solo un modo alternativo per vedere o rivedere dopo alcuni giorni quel che manda in onda la Rai su tutti i suoi canali. RaiPlay è una piattaforma gratuita con contenuti di ogni tipo: film e serie, programmi e documentari, vecchi sceneggiati in bianco e nero e cose per bambini di ogni età. Visto che si è fatta nuova e visto che grazie a Fiorello molti ci finiranno probabilmente per la prima volta, abbiamo messo insieme un po’ di consigli su cosa guardarci.
RaiPlay non è Netflix, che da qualche anno è diventato quello a cui si pensa quando si pensa ai film e alle serie in streaming. Se su certe cose non c’è proprio concorrenza, per altre, RaiPlay è invece molto meglio di Netflix. Tra l’altro c’è una cosa su cui ha battuto Netflix: su RaiPlay, infatti, c’è già l’opzione per vedere i contenuti rallentati o velocizzati, che Netflix ha da poco iniziato a testare solo su alcuni utenti e solo su alcuni dispositivi.
I film
RaiPlay per ora dà il meglio di sé per quanto riguarda i grandi classici. Ma non è male nemmeno l’attuale proposta di film più o meno recenti, diciamo degli ultimi cinque anni. Tra i film italiani più interessanti ci sono Una questione privata, Le meraviglie, La felicità è un sistema complesso, Fiore, La pazza gioia, Non essere cattivo. Per quanto riguarda i film stranieri usciti negli ultimi anni, quelli che saltano più all’occhio sono The Founder, The Imitation Game, Dallas Buyers Club, Sicario, La ragazza del treno, Come un tuono, Molly’s Game. Per chi preferisce fare da sé e passare mezzora a scegliere quale film guardare, c’è ovviamente l’intero elenco in ordine alfabetico, oppure la possibilità di scegliere i film in base a categorie come “Amori sul grande schermo”.
I film un po’ più vecchi
Per chi prima di guardare l’ennesima nuova serie preferisce vedere o rivedere film vecchi ma certamente meritevoli, le possibilità sono molte: Nuovo cinema Paradiso, Papillon, Novecento, Sacco e Vanzetti, Ultimo tango a Parigi, L’armata Brancaleone, che dopo 50 anni continua a fare molto ridere. E per i più coraggiosi o nostalgici, cioè quelli che non si fanno spaventare dal temibile “bianco e nero”, ci sono anche film come King Kong, Riso amaro, I soliti ignoti, La ciociara, Il ferroviere e Il massacro di Fort Apache, che fa parte della ricca categoria “C’era una volta il western”.
Le serie tv, e soprattutto le fiction
Per chi anziché vedere i vecchi film preferisce l’ennesima nuova serie, RaiPlay non è certamente al livello di Netflix o Amazon Prime Video. Le serie tv americane e dell’ultimo decennio che si trovano sono in realtà poche, e quella più interessante che si può vedere dall’inizio alla fine è Halt and Catch Fire, che è ambientata negli anni Ottanta nella Silicon Valley e parla di come cambiarono i computer e di come i computer cambiarono la società. Per il resto ci sono serie italiane come Non uccidere, con Miriam Leone, o La linea verticale, scritta da Mattia Torre. Oppure serie come I Medici e La mafia uccide solo d’estate, Rocco Schiavone e L’ispettore Coliandro.
Oppure ci sono tutte le fiction Rai, intese come quelle storie a puntate di una sola stagione. Per esempio quelle della categoria “Grandi personaggi, grandi storie” che comprende le fiction biografiche su – tra gli altri – Domenico Modugno, Mia Martini, Pietro Mennea, Rino Gaetano, Alcide De Gasperi, Trilussa, Oriana Fallaci, Adriano Olivetti, Anita Garibaldi e Gino Bartali.
Gli sceneggiati
La Rai è nota per i suoi sceneggiati: miniserie fatte tra gli anni Cinquanta e Ottanta, in genere tratte da un soggetto letterario. Come Sandokan con Kabir Bedi, diretto nel 1976 da Sergio Sollima. Oppure Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi, Il giornalino di Gian Burrasca, Marco Polo, Il giovane Pertini (in cui Sandro Pertini è interpretato da Maurizio Crozza), Il giovane Mussolini, Il conte di Montecristo, I fratelli Karamazov, La coscienza di Zeno e Vita di Cavour. Oppure, e come potrebbe essere altrimenti, I promessi sposi: quelli del 1967 (“edizione sessantasettana”?) con Nino Castelnuovo e Paola Pitagora o quelli del 1989 con Alberto Sordi che fa Don Abbondio e Dario Fo che fa l’avvocato Azzeccagarbugli. O, nel caso, la versione del trio comico formato da Massimo Lopez, Anna Marchesini e Tullio Solenghi, che andò in onda nel 1990 ed ebbe un successo enorme.
Le vecchie trasmissioni
Oltre a film e serie tv (o fiction, o sceneggiati, o miniserie; a seconda dei casi) su RaiPlay si trovano anche moltissimi vecchi programmi della Rai. Ci sono programmi invecchiati bene, riguardabili in ogni loro puntata, dal primo all’ultimo minuto, e altri meno; e comunque è una cosa che va a gusti. Tra le tante cose ci sono anche un po’ di puntate di Blu Notte di Carlo Lucarelli, Telefono Giallo di Corrado Augias, Profondo Nord con Gad Lerner e Linea rovente con Giuliano Ferrara. O, cambiando proprio genere, programmi di intrattenimento come il Pippo Chennedy Show e Libero di Teo Mammucari. Programmi di varietà di ogni tipo – Scommettiamo che…?, Indietro tutta e Canzonissima – e programmi letterari come Pickwick, in cui Alessandro Baricco raccontava alcuni grandi classici della letteratura.
“Vecchie trasmissioni” vuole anche dire, ovviamente, vecchie puntate di trasmissioni nuove, cioè ancora in onda. Tra le cose certamente più rivedibili ci sono per esempio quattro stagioni di Ulisse – il piacere della scoperta, compreso l’apprezzato speciale per i 50 anni dallo sbarco sulla Luna, o – se volete evitare gli sceneggiati – una puntata tutta dedicata ai Promessi Sposi.
I documentari, i concerti e il teatro
Anche un questo caso c’è da perdere diverse sere: tra i documentari d’arte e di storia, quelli sul cinema e i suoi protagonisti (tra cui S is for Stanley, sull’autista italiano di Kubrick), sulla musica. Oltre ai documentari probabilmente più visti, cioé quelli di viaggio e di natura. Tra le altre cose ci sono Tree Stories (“un viaggio alla scoperta degli alberi più straordinari del mondo”), Inaspettarte (“un viaggio scanzonato e singolare dentro le città d’arte italiane, alla ricerca di capolavori e angoli nascosti, fuori dai percorsi turistici convenzionali”) e Buonasera Presidente (“dieci Presidenti della Repubblica raccontati con il linguaggio della docufiction”).
Sempre restando nell’ambito di cose che non sono programmi tv e non sono nemmeno film o serie televisive, si trovano anche molti concerti (anche di musica classica, ma non solo) e rappresentazioni teatrali e di opera: per esempio La traviata di Franco Zeffirelli, del 2002.
Per i bambini
Nei programmi della nuova RaiPlay c’è la creazione di una sezione apposita per bambini, ma già ora non mancano le proposte, divise in categorie come “Amici per la pelle”, “Per tipe toste” o “Roba da piccoli”. Tra le altre cose ci sono alcune decine di film di animazione per bambini e ragazzi, compresa La freccia azzurra di Enzo Dalò, ideale per i prossimi mesi.
RaiPlay in libertà
A differenza di altri servizi di streaming, RaiPlay può anche essere usato per curiosare – un po’ come può capitare di fare su YouTube – tra vecchi contenuti. Magari partendo dalla ricerca di un nome o un cognome e guardando contenuti di vario tipo, a volte giusto di qualche minuto; oppure sfruttando raccolte come “Coppi100” (fatta per il centenario dalla nascita di Fausto Coppi) o antologie come quella sui primi anni di carriera di Piero Angela. Magari poi si finisce a guardare Gli uomini della Luna rispondono: una conferenza stampa con Armstrong, Aldrin e Collins, presentata da Sergio Zavoli. Insomma: ci sono buone probabilità che cercando i contenuti collegati a un nome, un luogo o un evento ne escano a decine, di ogni tipo e periodo.