Il numero dei morti per le proteste in Etiopia è salito a 86
Il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali ha detto che il numero dei morti per le proteste iniziate una decina di giorni fa nel paese è salito a 86. Le manifestazioni hanno coinvolto migliaia di persone nelle più grandi città del paese, in particolare nella capitale Addis Abeba e nella provincia di Oromia: sono indirizzate contro Abiy e riguardano il gruppo etnico degli oromo, il più grande tra quelli presenti nel paese. Erano nate perché il giornalista e fondatore di una rete televisiva Jawar Mohammed, un oppositore di Abiy di etnia oromo, aveva accusato la polizia di stare organizzando il suo arresto o la sua uccisione. Secondo Abiy, 76 persone sono morte negli scontri tra gruppi etnici rivali, mentre 10 sono stati uccisi negli scontri con la polizia. Una ventina delle persone morte apparteneva al gruppo etnico Amhara, il secondo più grande del paese.