In Thailandia c’è un campo di addestramento per aumentare la fedeltà alla monarchia
Esiste dal 2018 ed è frequentato da dipendenti pubblici, poliziotti e insegnanti che ci rimangono fino a sei settimane
In Thailandia c’è una specie di corso di aggiornamento per dipendenti pubblici, poliziotti e insegnanti in cui, all’interno di un campo militare, per un periodo compreso tra le due e le sei settimane, ci si addestra a dimostrare e diffondere la fedeltà nei confronti della monarchia. Lo racconta un articolo di Reuters, che ha parlato con alcune persone che hanno frequentato il corso: esiste dal marzo 2018 e finora lo hanno frequentato circa in tremila. Secondo gli esperti di politica thailandese il corso fa parte di una strategia del re Maha Vajiralongkorn, incoronato ufficialmente a maggio, due anni dopo la morte del padre, per rafforzare il ruolo della monarchia nella società thailandese, più di quanto sia mai stato fatto dalla fine della monarchia assoluta nel 1932.
Sette persone che hanno partecipato al corso di addestramento hanno detto a Reuters che è organizzato in questo modo: ci si sveglia alle 5 del mattino per fare una leggera ginnastica insieme, si fa pratica per imparare alcuni saluti militari, e poi ci sono le lezioni sulla storia dei re thailandesi e quelle su come diffondere il rispetto e la fedeltà verso la monarchia durante il proprio lavoro.
Alla fine del corso, chi lo ha completato tiene aggiornati gli organizzatori sui propri successi nella promozione della monarchia mandando le prove delle proprie attività – come foto e video delle persone “evangelizzate” sulla monarchia – attraverso un’app di messaggistica. Il dipendente pubblico Nattaporn Rathasilapin ha raccontato a Reuters che dopo la fine del corso è stato inserito in un gruppo di trenta persone incaricato di parlare della monarchia ad almeno 8.900 persone nell’arco di alcuni mesi. Un altro ex partecipante del corso, che ha chiesto di restare anonimo, si è lamentato del fatto che tra gli obiettivi dei volontari c’è quello di far piangere di commozione le persone a cui parlano del re, anche quando si tratta di bambini nelle scuole, una pratica che ritiene manipolatoria.
Prima dell’articolo di Reuters non si sapevano molti dettagli sulla struttura del corso. È organizzato da un funzionario dell’ufficio del primo ministro, Theerapat Prayurasiddhi, che ha detto a Reuters che la partecipazione è «strettamente volontaria» e che il ruolo del re e della monarchia è unire i cittadini. Il corso è legato anche all’attività di un corpo composto da circa sei milioni di volontari che fanno servizio civile per conto della monarchia. A insegnare sono funzionari governativi legati alla monarchia e funzionari militari. Il campo militare in cui avvengono le lezioni si trova a Bangkok, la capitale; i partecipanti vivono al suo interno, anche di notte, per tutta la durata del corso.
Le dimostrazioni di rispetto e devozione nei confronti del re fanno parte della cultura thailandese tradizionale da sempre: nessun partito si oppone alla monarchia e insultare il re può portare a una condanna fino a 15 anni di carcere. Tuttavia con questo corso di addestramento sembra che si stia cercando di rafforzare questi sentimenti nella popolazione. Le persone che l’hanno frequentato hanno detto a Reuters che molte lezioni erano dedicate a spiegare che la monarchia è l’unica soluzione per unire i cittadini divisi politicamente tra i partiti conservatori legati all’esercito e quelli populisti. Negli ultimi 15 anni le manifestazioni di protesta guidate dai primi hanno fatto cadere quattro governi guidati dai secondi. Le ultime elezioni, lo scorso marzo, non hanno risolto le divisioni nel paese.
Sinchai Chaojaroenrat, uno studioso esperto della cultura e delle religioni thailandesi, ha detto a Reuters che il corso di addestramento fa parte di una strategia per riempire le agenzie governative di persone molto attaccate alla monarchia. Da quando è diventato re, Maha Vajiralongkorn ha cercato di dimostrare la sua autorità in diversi modi: ad esempio nel luglio del 2017 ha fatto cambiare una legge del 1936 per riottenere il controllo dell’ufficio che si occupa dei beni della monarchia e che fino a quel momento era gestito dal ministero delle Finanze. Il mese scorso poi ha preso il controllo di due unità dell’esercito con sede a Bangkok.