Faf de Klerk tra i giganti
Il mediano di mischia sudafricano, uno dei migliori giocatori della Coppa del Mondo di rugby, è alto appena un metro e 73 ma sembra non avere paura di niente
La Coppa del Mondo di rugby in Giappone si concluderà questo fine settimana con la finale di Yokohama tra Inghilterra e Sudafrica. Nonostante nell’ultimo mese e mezzo ci siano state alcune sorprese – come la qualificazione ai quarti di finale del Giappone e l’eliminazione degli All Blacks in semifinale – molte previsioni fatte prima della manifestazione si sono puntualmente verificate.
Inghilterra e Sudafrica, per esempio, erano entrambe tra le grandi favorite. Per alcuni dei loro giocatori, la Coppa del Mondo era considerata inoltre la più grande occasione per affermarsi definitivamente a livello internazionale dopo anni di crescita e vittorie in giro per il mondo: sabato a Yokohama giocheranno la partita più importante delle loro carriere.
Fra i giocatori più attesi di questa Coppa del Mondo, uno si è fatto riconoscere più degli altri: François “Faf” de Klerk, il mediano di mischia titolare del Sudafrica, visto in azione anche contro l’Italia nella fase a gironi. De Klerk ha 28 anni, è di lontane origini olandesi – come Frederik de Klerk, ultimo presidente bianco del paese – e viene da Nelspruit, città della zona rurale sudafricana al confine orientale con il Mozambico.
Dopo essere cresciuto fra Nelspruit, Pretoria e Johannesburg, dal 2017 gioca nella Premiership inglese con gli Sale Sharks. Da allora si è imposto come uno dei migliori mediani di mischia al mondo. Ciò che lo rende più riconoscibile degli altri, oltre ai lunghi capelli biondi, è la sua statura di appena 1 metro e 73 centimetri, molto bassa per un rugbista di quel livello.
Il mediano di mischia può essere considerato l’equivalente del regista nel calcio. Fra i vari compiti che ha, inserisce il pallone all’interno delle mischie ordinate, lo recupera quando esce e poi imposta la direzione delle fasi di gioco. Spesso i mediani sono di bassa statura se paragonati agli altri giocatori in campo, perché questo li aiuta nei loro compiti; sono anche i rugbisti più agili e scaltri in ciascuna formazione.
Faf de Klerk è un giocatore speciale perché oltre a essere fra i più bassi non solo in campo, ma anche nel suo ruolo, si sta imponendo in un periodo in cui la fisicità nel rugby è sempre più importante e sviluppata. Proviene peraltro da un paese che storicamente produce fra i rugbisti più prestanti e arcigni in circolazione. De Klerk ha sopperito alla sua bassa statura potenziando la muscolatura per reggere sforzi e impatti. La sua indole dinamica e aggressiva lo aiuta poi a non subire grossi traumi, perché spesso è lui che si scaraventa per primo sugli avversari, di qualsiasi dimensione siano.
Nei quarti di finale contro i padroni di casa del Giappone ha segnato la seconda meta ed è stato nominato miglior giocatore della partita. Nonostante qualche errore e incertezza, De Klerk ha sfruttato ogni minuto della sua prima Coppa del Mondo per affermarsi come uno dei migliori mediani di mischia in attività, abile soprattutto a dettare la direzione e il ritmo, nel portare palla e nel gioco al piede, il tutto unito alla capacità di lettura delle debolezze degli avversari. A seconda di come andrà la finale, sembra possa ambire anche al riconoscimento come miglior giocatore del torneo.