Come scegliere degli auricolari che durano
E smettere di comprarli scadenti per poi perderli o romperli dopo poche settimane
Lo avrete pensato anche voi qualche volta, disturbati da quelli che guardano i video senza cuffie sui mezzi pubblici: un paio di auricolari poco costosi ormai si trova dappertutto. Li riceviamo in dotazione quando compriamo un nuovo smartphone, li accumuliamo dopo visite guidate o voli in aereo (se non hanno il maledetto doppio spinotto), li compriamo al supermercato per pochi euro, per poi maltrattarli o perderli e ricomprarne di nuovi dopo poche settimane. Insomma: ci siamo abituati a pensare agli auricolari – almeno a quelli col cavo – come a un prodotto usa e getta, e non è un comportamento molto ecosostenibile. Studiando i prodotti in commercio, peraltro, si scopre che un paio di auricolari di qualità non costa tanto di più di quelli scarsi, e permette di guadagnare molto in termini di comodità, funzionalità e durata. Spendendo un po’ di più per auricolari di qualità superiore potreste anche sentirvi più motivati a starci attenti e a trattarli meglio (e non lasciarli in giro).
Come avevamo già fatto per i migliori modelli di cuffie, abbiamo passato in rassegna tutti i test di Wirecutter, l’autorevole sito di recensioni del New York Times, selezionando i migliori auricolari (cosiddetti in-ear) da portare ovunque, adatti a fare sport al chiuso e all’aria aperta, e con cui si possa anche telefonare, oltre che ascoltare la musica.
Secondo Wirecutter, gli auricolari di Jabra Elite 65t sono i migliori tra quelli senza fili. Sono comodi e rimangono al loro posto finché non vengono volontariamente sfilati, anche grazie ai gommini di tre misure diverse che servono ad adattare meglio l’auricolare all’orecchio e sono inclusi nella confezione. Hanno una batteria che dura cinque ore ma, se riposti nella custodia che è a sua volta ricaricabile (come se fosse un powerbank), possono ricaricarsi altre due volte, per un totale di 15 ore di autonomia. Per avere un’idea dei tempi: dopo 15 minuti di ricarica nella custodia, raggiungono un’autonomia di circa un’ora.
Nella parte esterna hanno dei tasti di comando, per fare play o pausa, alzare o abbassare il volume, mandare le canzoni avanti e indietro e attivare il microfono o l’assistente vocale. Wirecutter dice che è utile per non dover avere sempre lo smartphone a portata di mano, ma è anche uno dei pochi difetti delle Jabra Elite, visto che premere continuamente l’auricolare nell’orecchio può diventare fastidioso. Si riesce a telefonare molto bene: gli auricolari contengono infatti dei piccolissimi microfoni (due a destra e due a sinistra), che intercettano la voce in modo nitido. Non sono economicissimi: costano 155 euro come i più gettonati AirPods di Apple, che però non sono resistenti all’acqua, sono meno comodi da indossare e non hanno i comandi per il volume e per mandare avanti le canzoni.
C’è anche la variante 65t Active (190 euro), che ha una resistenza maggiore al sudore ed è il miglior acquisto per chi fa sport, secondo Wirecutter. Il 30 novembre Jabra lancerà un terzo modello, Jabra Elite 75t, che sarà più piccolo, con una batteria più durevole e una custodia per la ricarica più potente.
Per chi vuole spendere meno ci sono i TaoTronics TT-BH052. Secondo Wirecutter sono gli auricolari Bluetooth migliori tra quelli economici: su Amazon si trovano a 40 euro. Non hanno le caratteristiche più avanzate dei migliori auricolari, ma neanche i principali difetti degli altri auricolari in questa fascia di prezzo: la qualità del suono è buona, sono comodi da indossare, sono resistenti all’umidità e i tasti hanno tutti i controlli, come i Jabra. La batteria invece dura meno (3 ore).
Gli auricolari che abbiamo visto finora sono detti “wireless autentici” perché vanno distinti da quegli auricolari che, pur essendo Bluetooth, hanno un cavo che li collega tra loro. In questa categoria rientrano gli Aukey Latitude EP-B40, economici ma di buona qualità. Il cavo permette di avere i comandi e il microfono lontani dalle orecchie e di portare gli auricolari al collo chiudendoli con un piccolo magnete anche quando non si usano. Sono adatti ad attività sportive non troppo movimentate, perché il cavo in certi casi può essere un po’ d’intralcio. Nella confezione si trovano anche due alette e tre gommini di diverse dimensioni per rendere gli auricolari il più possibile adatti alle varie forme di orecchie. Non sono resistenti agli agenti esterni quanto le Jabra, ma sono comunque ben protetti dal sudore. La qualità del suono e l’isolamento rispetto all’ambiente esterno sono considerati buoni rispetto ad altri auricolari della stessa fascia di prezzo. Costano 26 euro.
Per chi è in cerca di un paio di auricolari per andare a correre, Wirecutter consiglia Plantronics BackBeat Fit 2100. Sono tenuti fermi da un cerchietto di gomma che passa dietro la nuca e dalle alette esterne che vanno agganciate alle orecchie. La batteria ha un’autonomia di 7 ore, la resistenza al sudore è stata potenziata rispetto al modello precedente e le cuffie non sono isolanti, per evitare il rischio che chi corre all’aperto non senta quello che succede all’esterno. Costano 118 euro.
Se a questo punto dell’articolo vi siete accorti che non avete motivi particolari per preferire degli auricolari Bluetooth e che ciò che è davvero importante per voi è avere un’elevata qualità del suono a un prezzo comunque contenuto, ci sono i Marshall Mode. La qualità del suono è ottima, dice Wirecutter, e aderiscono perfettamente all’orecchio, isolando dall’esterno. Il pulsante lungo il cavo ha tutti i comandi eccetto il volume, e si collegano al vostro dispositivo – quale che sia – con un tradizionale jack. Costano 30 euro.
A cosa stare attenti quando si comprano gli auricolari
In generale, quando si acquista un paio di auricolari, una cosa importante di cui tenere conto è la comodità: una volta inseriti nelle orecchie, gli auricolari devono rimanere fermi e non sfilarsi da soli né provocare sensazioni di fastidio a chi li indossa. Molti degli auricolari che abbiamo segnalato in questo articolo hanno in dotazione dei gommini di diverse dimensioni che permettono di adattare l’auricolare a diversi tipi di orecchio, ma visto che ogni orecchio è diverso, l’ideale sarebbe provare gli auricolari in negozio prima di comprarli. Se invece preferite fare l’acquisto online, assicuratevi prima che sia possibile fare un reso del prodotto, nel caso in cui dopo la prova decidiate che non vanno bene per voi.
La seconda cosa a cui fare attenzione, soprattutto se userete gli auricolari per fare sport, in palestra o all’aperto, è il grado di resistenza all’acqua (e quindi al sudore) e alla polvere. Per questo basta controllare il codice IP o grado di protezione IP, un numero che viene assegnato alle attrezzature elettriche per valutare e classificare il grado di protezione dei loro involucri. Il codice IP è formato da due numeri: il primo va da 0 a 6 e indica il livello di protezione dalla polvere, il secondo va da 0 a 9 in base a quanto l’involucro riesce a proteggere l’oggetto dall’acqua (qui trovate le tabelle per interpretare i codici). Per esempio gli auricolari Jabra Elite 65t sono IP55, mentre le Jabra Elite 65t Active sono IP56, il che significa che resistono anche a forti getti d’acqua e il redattore del Post che corre abitualmente dice che tutte le cuffie indicate per chi fa sport reggono bene in caso di pioggia. In generale però bisogna sapere che non tutti i prodotti resistenti all’acqua si possono usare per nuotare o per stare sotto la doccia, dipende dal numero indicato nel loro codice IP: a volte sono semplicemente progettati in modo da non essere rovinati da piccole quantità di liquido come può essere il sudore mentre si fa sport.
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Disclaimer: su alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi, il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi – che potrebbero variare di giorno in giorno rispetto a quelli indicati, in base alle offerte.
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