Le missioni che non lo erano dell’ex ministro Bussetti

Un articolo di Repubblica dice che l'ex ministro dell'Istruzione si fece rimborsare decine di spostamenti privati spacciandoli per impegni istituzionali

(ANSA/ RAFFAELE VERDERESE)
(ANSA/ RAFFAELE VERDERESE)

Su Repubblica di oggi c’è un articolo di Corrado Zunino che accusa l’ex ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, indipendente ma considerato vicino alla Lega, di aver fatto circa 80 spostamenti legati a impegni privati oppure non giustificati da appuntamenti istituzionali – e comunque quasi sempre tra Roma e la Lombardia, dove vive – con i soldi pubblici. Bussetti, dice Repubblica, viaggiò decine di volte in treno e soprattutto in aereo per tornare dalla sede del ministero a Roma in Lombardia, facendosi rimborsare i biglietti spacciando gli impegni privati come missioni legate al proprio incarico istituzionale.

Per i ministri e i parlamentari che lavorano a Roma è prevista la diaria, una specie di rimborso spese per gli spostamenti per tornare a casa, in aggiunta ai soldi dello stipendio: ammonta a 3.500 euro al mese. I rimborsi per le missioni, invece, sono degli “extra” riservati a eventi che rientrano nelle funzioni ministeriali o parlamentari. Inserendo gli spostamenti privati tra le missioni, si percepisce interamente la diaria senza spenderne una parte per quegli spostamenti. Secondo Repubblica, in tutto Bussetti ha ricevuto 25.456,24 euro di rimborsi per missioni non giustificate.

In tredici mesi le sue missioni sono state 133 (mancano, ancora, le “note spese” di gennaio, agosto e settembre 2019). Di queste, ottantotto sono state realizzate in Lombardia e settanta a Milano. Perché un ministro italiano ha scelto di fare i due terzi dei suoi viaggi di lavoro nella regione in cui vive? (Bussetti abita in un condominio di Gallarate, provincia di Varese, appartamento di proprietà dei genitori concesso in usufrutto). (…)

Ottanta missioni di Bussetti delle 133 sono immotivate. Non esistono sull’agenda ufficiale che per sedici mesi ne ha registrato gli spostamenti o sono state fissate in giorni in cui la rubrica elettronica segnava “impegno privato”. In alcuni casi l’ex responsabile dell’Istruzione non si è presentato all’evento annunciato, ma ha mandato lo stesso a rimborso il biglietto aereo utilizzato per rientrare a Linate o a Malpensa. Con questa voce — “missioni non giustificate” — abbiamo contato 54 trasferte.

Secondo Repubblica, inoltre, Bussetti fece registrare 25 spostamenti da Milano a Roma a inizio settimana, per tornare al lavoro, tra le missioni. Undici volte inserì tra le missioni appuntamenti elettorali, tra cui una colazione per il compleanno del leader della Lega Matteo Salvini a Milano, mentre in un caso chiese il rimborso per un volo per Linate al quale fece seguire un weekend in Costa Azzurra.

A  Zunino, Bussetti ha detto: «Non ricordo, dovrei rivedere tutte le carte, forse l’agenda è stata gestita male dalla segreteria», aggiungendo che «se ho fatto degli errori li ho fatti in buona fede». Marco Lonero, primo segretario particolare di Bussetti che fu licenziato dopo pochi mesi, ha detto che l’ex capo della segreteria «chiedeva a tutti i collaboratori di rintracciare manifestazioni in Lombardia per far rientrare il ministro gratis a casa». Dopo la fine del primo governo guidato da Giuseppe Conte, Bussetti è tornato a fare il direttore dell’ufficio scolastico territoriale di Milano.