L’Inghilterra ha eliminato gli All Blacks dalla Coppa del Mondo di rugby
Si è qualificata alla finale di Yokohama con una partita perfetta: la Nuova Zelanda non perdeva in Coppa del Mondo dal 2007
La nazionale inglese di rugby ha battuto 19-7 la Nuova Zelanda nella prima semifinale della Coppa del Mondo, giocata sabato mattina a Yokohama: si è quindi qualificata alla finale del 2 novembre, dove incontrerà la vincente di Galles-Sudafrica, in programma domenica mattina alle 10, sempre a Yokohama. Per gli All Blacks, campioni in carica da due edizioni consecutive della Coppa del Mondo e dati inizialmente come favoriti contro l’Inghilterra, il torneo si conclude oggi al termine di una prestazione sorprendentemente deludente nella quale hanno sempre sofferto gli avversari.
Al Nissan Stadium di Yokohama l’Inghilterra allenata dall’australiano Eddie Jones è partita subito molte forte, sorprendendo gli All Blacks e andando in meta dopo appena due minuti con Manu Tuilagi. La trasformazione del capitano Owen Farrell ha portato il risultato sul 7-0, rimasto invariato fino al calcio di punizione realizzato da George Ford negli ultimi secondi del primo tempo per il 10-0 parziale.
Dopo i primi quaranta minuti passati in sofferenza, gli All Blacks hanno iniziato la ripresa cercando di reagire, ma hanno subìto un’altra meta, poi annullata per un passaggio in avanti, e un calcio di punizione. All’ora di gioco hanno segnato la loro prima meta con Julian Savea su errore in touche degli inglesi: a quel punto l’incontro è sembrato riaprirsi, ma l’Inghilterra è rimasta in partita, difendendo nel migliore dei modi il vantaggio e segnando altri due calci di punizione con Ford.
Nonostante la sconfitta per molti versi deludenti, c’è da considerare che gli All Blacks non perdevano una partita in Coppa del Mondo dal 2007, e che oggi sono stati sconfitti probabilmente dall’unica squadra al mondo in grado di farlo, insieme al Sudafrica. È stata inoltre l’ultima partita per l’allenatore neozelandese Steve Hansen, il quale aveva già annunciato che avrebbe lasciato il suo incarico al termine della Coppa del Mondo.