Una canzone di Tracey Thorn
Robbie Wiliiams ha annunciato un disco di canzoni di Natale (ma solo a me sembra che invecchiando lui ed Eros Ramazzotti diventino la stessa persona?): ora, il disco di canzoni di Natale ormai equivale alla “raccolta di cover”, per un cantante; è la sanzione finale che non hai più niente da dire. Ma una volta ne sono stato fan, e capitavano cose meno noiose e ripetitive. Per chiudere il cerchio, nel disco di canzoni di Natale di Tracey Thorn del 2012 ce n’era ancora una in cui lei faceva la differenza, ma una.
Poi, in questa puntata quasi monografica, linko anche la foto di pochi giorni fa di Tracey Thorn con Michael Stipe: perché due insieme bravi così non si vedono spesso, e perché la sua didascalia è uguale alla mia, non originalissimi (ok, la loro foto molto meglio).
Night is my friend
Tracey Thorn ci sta strettissima dentro questa newsletter e andrà a finire che ci capiterà spesso, lo so: col mio amico Giuseppe Conte (si chiama così, già) abbiamo questo progetto di farla venire in Italia a farci quella smorfia lì ci-siamo-capiti, ma invece di occuparcene stiamo tutto il tempo ad ascoltare i suoi dischi e non combiniamo mai. Per non saper da dove cominciare a parlarne, dico solo ai molto profani che era metà degli Everything but the girl, ma poi ha cantato cose meravigliose con tanti altri e da sola (alcuni la conoscono perché Internazionale traduce una rubrica che lei tiene su New Statesman). Questa canzone ha intanto il titolo perfetto per questa newsletter, e viene da un EP del 2014 con due canzoni scritte da Molly Drake, un’altra con una gran storia e che era la mamma di Nick Drake. Quello che suona, nella canzone è ancora Ben Watt, l’altra metà degli Everything but the girl e pure di Tracey Thorn, nel senso in cui si dice “la mia metà”. Quando lei lega il verso precedente alla ripresa di “fooor Night in the end…” è una bellezza.
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