L’unico politico apprezzato su Brexit
È il primo ministro irlandese Leo Varadkar, che secondo gli ultimi sondaggi ha una popolarità personale del 51 per cento
Gli ultimi confusi mesi su Brexit, tra l’incapacità del Parlamento britannico di mettersi d’accordo e i continui litigi interni ai due principali partiti del Regno Unito, hanno creato tra i britannici un generale clima di sfiducia verso i leader politici che si stanno occupando di Brexit. C’è però un leader che di recente ha visto la sua popolarità superare il 50 per cento, una cifra molto rilevante di questi tempi: è Leo Varadkar, primo ministro dell’Irlanda e capo del partito conservatore Fine Gael.
La popolarità di Varadkar, ha detto un sondaggio realizzato da Ipsos MRBI e commissionato e pubblicato dal quotidiano irlandese Irish Times, è aumentata dal 36 per cento dello scorso maggio al 51 per cento di ora. Il sondaggio è stato condotto nei tre giorni successivi all’incontro avvenuto il 10 ottobre nel nord dell’Inghilterra tra Varadkar e il primo ministro britannico Boris Johnson: secondo le parole dei due primi ministri, e secondo l’opinione di diversi osservatori, l’incontro ha dato nuova spinta ai negoziati su Brexit ed è stato un momento importante per il raggiungimento del nuovo accordo, trovato il 17 ottobre.
Varadkar è Taoiseach (nome celtico per indicare la carica di primo ministro) dal giugno 2017, quando prese il posto del suo predecessore Enda Kenny a seguito di uno scandalo per corruzione. Divenne capo del governo dopo essere diventato leader del suo partito, per lo stesso meccanismo presente nella politica britannica secondo cui le due cariche sono legate. Quando fu eletto leader del Fine Gael si parlò molto di lui, perché era il più giovane primo ministro della storia dell’Irlanda, nonché primo capo di governo gay e di origini in parte non irlandesi, dato che suo padre si trasferì dall’India prima nel Regno Unito e poi in Irlanda negli anni Sessanta. Nel corso dei mesi si è parlato di lui anche per le sue posizioni conservatrici su diversi temi, come per esempio sull’aborto e sui diritti dei lavoratori.
Il sondaggio pubblicato dall’Irish Times ha premiato il lavoro che sta facendo Varadkar a capo del governo, almeno per ora, e ha rilevato un aumento della soddisfazione verso la sua strategia su Brexit e sulle politiche economiche.
Riguardo a Brexit, Varadkar ha sempre insistito che il confine tra Irlanda e Irlanda del Nord dovesse rimanere aperto, com’è ora, e non chiuso e rigido, come diventerebbe con l’introduzione di controlli alla frontiera a causa del “no deal“, l’uscita senza accordo. La questione del confine è stata al centro delle più grandi discussioni su Brexit finora: era stato il motivo per l’introduzione del cosiddetto “backstop“, meccanismo molto criticato dai politici britannici e inserito nell’accordo May per impedire la creazione di un confine rigido tra Irlanda e Irlanda del Nord, ed è al centro ancora oggi del dibattito sull’accordo trovato tra Johnson e l’Unione Europea.
Stando al sondaggio, nonostante l’aumento della popolarità di Varadkar, il Fine Gael non è riuscito però a distanziare il suo più diretto avversario, il Fianna Fail, partito conservatore che su molti temi ha posizioni affini a quelle del Fine Gael ma per motivi storici, legati alle lotte per l’indipendenza contro il Regno Unito, i due partiti sono sempre stati rivali e si sono alternati alla guida del paese dagli anni Trenta ad oggi. Il Fine Gael è dato al 29 per cento, mentre il Fianna Fail al 25.