La piccola Hollywood dei mormoni
Il New York Times racconta la storia degli studi cinematografici usati per girare film, serie e video della "Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni"
Vicino a Goshen, un paese di un migliaio di abitanti dello Utah, nel sudovest degli Stati Uniti, c’è una riproduzione della Gerusalemme di duemila anni fa. Lì vicino, a Provo, c’è quella che il New York Times ha definito una «piccola Hollywood tra le montagne»: un centro di ripresa, produzione e montaggio per film, programmi e serie tv, accomunati dal fatto di essere in gran parte fatti da e per membri della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, più comunemente noti come mormoni.
La riproduzione vicino a Goshen della Gerusalemme del primo secolo – «un labirinto di viottoli e cortili, grande quanto un paio di campi da calcio» – è stata costruita qualche anno fa perché gran parte delle storie era ambientata in quel periodo e in quel luogo e sì capì che sarebbe stato comodo avere una ricostruzione già pronta. Si trova proprio lì perché lo Utah – che tra l’altro per le distanze statunitensi non è poi così distante da Hollywood – si presta bene a ricreare i paesaggi non particolarmente verdeggianti di Gerusalemme, ma soprattutto perché nello Utah la maggioranza della popolazione si dichiara mormone.
I membri della chiesa mormone – che in realtà da un po’ di tempo hanno scelto come nome “Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni”, perché, secondo il presidente della Chiesa, Dio gli avrebbe detto che preferisce così – sono circa 16 milioni nel mondo. La “Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni” è la principale e nettamente predominante corrente del mormonismo, una religione fondata nel 1830: quell’anno un uomo di nome Joseph Smith aveva pubblicato il Libro di Mormon, raccontando di averlo copiato e tradotto da tavole d’oro scritte secoli prima da un certo Mormon, un profeta che nel libro stesso racconta di essere stato visitato da Gesù Cristo quando aveva 15 anni e di aver ricevuto l’ordine di “restaurare” la Chiesa. Secondo i mormoni, Mormon visse in America nel quarto secolo dopo Cristo e il suo libro è considerato un testo sacro al pari della Bibbia. Il Libro di Mormon sostiene che alcune persone provenienti dal Medio Oriente si trasferirono nelle Americhe molti secoli prima di Cristo. I mormoni credono che Dio abbia un corpo fisico, rifiutano il concetto della Trinità cattolica e considerano tutti i presidenti della Chiesa mormone dei veri e propri profeti.
Il cinema arrivò pochi decenni dopo la nascita della religione fondata da Joseph Smith, e il primo film «sponsorizzato» dalla chiesa mormone fu il film muto One Hundred Years of Mormonism, che uscì nel 1913 e fu presentato, non a caso, a Salt Lake City, la capitale dello Utah. Dagli anni Cinquanta in poi i film mormoni furono girati negli studi cinematografici di Provo, sempre in Utah, all’interno della Brigham Young University, un’università molto vicina alla chiesa mormone. Soltanto dal 1991 la chiesa mormone ha i suoi veri e propri studi cinematografici, completamente autonomi e indipendenti dall’università. Sono quelli accanto al quale è stata costruita la Gerusalemme del primo secolo, di recente raccontati per il New York Times da
Accanto alla piccola Gerusalemme ci sono i Motion Picture Studio South Campus, gli studi cinematografici mormoni. Servono per le riprese dei film, che vengono poi completati negli studi di montaggio anch’essi direttamente controllati dalla Chiesa mormone. Sebbene sia molto usata, la vecchia Gerusalemme non è l’unica ambientazione possibile: ci sono anche film di ambientazione contemporanea.
Negli studi di Provo vengono girati film, programmi e serie tv e, in particolare negli ultimi anni, prodotti pensati appositamente per YouTube. Molte delle cose girate a Provo finiscono sui canali BYUtv, il canale televisivo di BYU Broadcasting, una società affiliata alla Chiesa mormone che ha più di 150 dipendenti. Oppure su Living Scriptures: una sorta di Netflix per mormoni. Il New York Times scrive che tutti questi contenuti sono visti, da chi li produce, «come una risposta a una cultura che spesso non si rivolge a loro, come un modo per rinforzare i valori conservatori che sembrano mancare in gran parte del mondo dell’intrattenimento». Uno dei programmi più di successo di BYUtv è “Studio C”, che il New York Times descrive come «un Saturday Night Live per tutta la famiglia». Le produzioni comunque sono sempre piuttosto piccole, e durano un paio di settimane; per chi ha i ruoli più importanti, la paga è qualche centinaio di euro al giorno, niente di paragonabile ai cachet di Hollywood.
Negli ultimi tempi uno dei più importanti progetti degli studi di Provo si chiama Book of Mormon Videos, che racconta gli eventi del Libro di Mormon in episodi da pochi minuti.
A Provo vengono anche girati brevi video fatti per YouTube, che coprono argomenti di ogni tipo: consigli, strumenti didattici per i missionari, suggerimenti per la crescita personale, istruzioni su come evitare certi problemi della vita (come un coniuge scoperto a guardare contenuti pornografici). Scott Smiley, direttore dell’area cinema della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, ha detto che «lo scopo di ogni produzione è creare messaggi che invitino tutti i figli di Dio a seguire Gesù Cristo» e che «questo è valido per ogni video, da quelli che spiegano come tenere pulito il parcheggio davanti a una chiesa a quelli sulla Bibbia e il Libro di Mormon».
Tra i film di ambientazione contemporanea girati a Provo c’è invece Dwight in Shining Armor, che parla di un ragazzo adolescente che incontra una principessa guerriera che per colpa di un incantesimo è rimasta addormentata per mille anni. Michael Dunn, direttore operativo di BYU Broadcasting, ha raccontato di aver mostrato il film a due focus group – «uno molto religioso» e un altro «profondamente agnostico» – e che è piaciuto a entrambi i gruppi, anche se ci sono persone che dicono di non voler vedere film come Dwight in Shining Armor sapendo che è un film mormone.
Nel suo piccolo, il cinema mormone ha anche le sue star. Una di loro è Kirby Heyborne, attore e cantante di 42 anni. Il suo principale ruolo nei cinema fuori dallo Utah è stato una parte secondaria nel film comico del 2012 I tre marmittoni, oltre che in un po’ di pubblicità. Ma negli studi di Provo è praticamente di casa, e per le strade dello Utah è facile che incontri qualche suo fan. Ha interpretato più volte il ruolo del missionario mormone ed è il protagonista di Making Good, il nuovo programma di BYUtv.
Ancora oggi capita però che qualcuno tiri fuori la vecchia storia di quando, nel 2008, Heyborne girò una pubblicità per la birra Miller Lite, nonostante i mormoni non possano bere alcolici (e nemmeno tè o caffè, o fumare). Heyborne si difese dicendo che non ne bevette nemmeno un sorso.
Un’altra particolarità dei film girati nei Motion Picture Studio South Campus di Proto è che, all’inizio di ogni giornata, attori e troupe fanno insieme un momento di preghiera. Per la grande maggioranza si tratta di persone di fede mormone: uno dei produttori ha spiegato che si fanno eccezioni nel caso in cui servano determinate professionalità, ma in genere si tende ad assumere dei fedeli.
Tra i non mormoni che lavorano negli studi di Proto c’è Becky Swasey, responsabile del trucco e delle acconciature di tutti i Book of Mormon Videos. Swasey, che in passato aveva lavorato anche con Francis Ford Coppola, ha detto: «Le persone non dicono parolacce, quindi devo stare attenta a non dirle nemmeno io. Non ci sono tè e caffè e le persone in generale non se la tirano».