Il Consiglio dell’Unione Europea non ha raggiunto un accordo per avviare le trattative di ingresso nell’Unione di Albania e Macedonia del Nord, di nuovo
Il Consiglio dell’Unione Europea non è riuscito a mettersi d’accordo sull’iniziare o meno le trattative per un possibile ingresso nell’Unione dell’Albania e della Macedonia del Nord, per la terza volta in sedici mesi. Il paese che si è opposto maggiormente ad avviare il processo è stato la Francia: la maggior parte dei paesi membri, compresi Italia e Germania, è favorevole per entrambi i paesi, mentre un gruppo di stati membri guidati dai Paesi Bassi è d’accordo soltanto alle trattative con la Macedonia del Nord. Soltanto la Francia si è opposta sia per l’Albania sia per la Macedonia del Nord, secondo un diplomatico citato da Politico. Il voto deve essere raggiunto all’unanimità.
Johannes Hahn, il commissario europeo per la politica di vicinato e i negoziati per l’allargamento dell’Unione, ha detto di non voler dare la colpa a nessuno per le divergenze sul tema, ma ha detto di considerarlo un fallimento e che ulteriori rinvii dell’inizio delle trattative – che comunque durerebbero anni – potrebbero danneggiare la credibilità dell’Unione Europea nei Balcani. La Commissione Europea ha più volte raccomandato di aprire le trattative, per rendere più stabile la regione e bilanciare l’influenza di altri paesi come Russia, Cina e Turchia. La Francia è contraria all’inizio delle trattative fino a che non sarà rivisto il processo con cui nuovi paesi possono entrare nell’Unione Europea.
La questione del possibile ingresso dell’Albania e della Macedonia del Nord nell’Unione Europea sarà discusso nuovamente durante un incontro dei capi di governo europei questa settimana.