L’Uganda non introdurrà la pena di morte per i rapporti sessuali omosessuali
Un portavoce del presidente ugandese Yoweri Museveni ha detto che il paese non imporrà la pena di morte per i rapporti sessuali omosessuali, dopo che alcuni giorni fa il ministro per l’Etica e l’integrità Simon Lokodo aveva parlato della possibilità di reintrodurre una legge di questo tipo perché, scrive Reuters, secondo lui «l’omosessualità si sta diffondendo in Uganda». Il portavoce del presidente ha comunque aggiunto che l’Uganda ha «un codice penale che già si occupa di “comportamenti sessuali innaturali”». CNN ha spiegato che nel 2009 fu introdotta una legge contro l’omosessualità che includeva la possibilità della pena di morte ma che poi nel 2014 fu modificata, con l’ergastolo al posto della pena di morte. CNN scrive che «Museveni firmò la legge, che fu però in seguito annullata dalla Corte costituzionale per via di un tecnicismo». Sempre CNN ricorda che nel 2014 Museveni disse che i gay erano «disgustosi».