Il partito di destra Diritto e Giustizia ha stravinto le elezioni parlamentari in Polonia
Ha ottenuto il 43,8 per cento dei voti e manterrà la maggioranza assoluta
Il partito di destra Diritto e Giustizia (PiS), al governo dal 2015, ha stravinto le elezioni parlamentari in Polonia che si sono tenute domenica 13 ottobre. A spoglio praticamente concluso Diritto e Giustizia ha ottenuto il 43,8 per cento dei voti, che consentiranno al partito di mantenere la maggioranza assoluta alla Sejm, la camera bassa del Parlamento polacco (in tutto dovrebbe ottenere 239 seggi su 460). Nelle precedenti elezioni, tenute nel 2015, Diritto e Giustizia aveva ottenuto il 37,58 per cento dei voti ma aveva comunque guadagnato la maggioranza assoluta del Parlamento, con 24o seggi. Al secondo posto, a grande distanza, è arrivata la Coalizione Civica, che comprende soprattutto Piattaforma Civica, il partito di centrodestra fondato dall’attuale presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk: ha ottenuto il 27,2 per cento dei voti.
Jarosław Kaczyński, capo di Diritto e Giustizia e di fatto leader più potente del paese, ha celebrato la vittoria ma si è lamentato che diversi elettori abbiano scelto di votare per i partiti dell’opposizione pensando che avrebbero gestito meglio il paese: Kaczyński lo ha definito un pensiero «stupido».
Grazie ai risultati di ieri, Diritto e Giustizia proseguirà probabilmente la sua campagna di riforme che hanno portato la Polonia a diventare un paese semi-autoritario: fra le altre cose Diritto e Giustizia ha indebolito l’indipendenza di cui godeva il sistema giudiziario, attirandosi moltissime critiche dall’Unione Europea, controllato di fatto radio e televisioni e proposto un divieto totale dell’aborto (poi respinto dal parlamento).