Eliud Kipchoge ha corso la maratona in meno di due ore
In 1 ora, 59 minuti e 40 secondi: il keniano ha stabilito un record storico per l'atletica, seppur non ufficiale
Sabato mattina il corridore keniano Eliud Kipchoge ha corso la maratona in meno di due ore in un evento organizzato appositamente a Vienna, in Austria: ha corso i 42 chilometri e 195 metri del percorso in 1 ora, 59 minuti e 40 secondi, stabilendo un tempo storico e ricercato da anni dai più forti corridori al mondo. Il record di Kipchoge non sarà tuttavia conteggiato come ufficiale dalla federazione internazionale di atletica, perché avvenuto in condizioni particolari e favorevoli: l’evento non era infatti una corsa aperta, ma organizzata appositamente per Kipchoge. Il record mondiale rimane quindi quello di 2 ore, 1 minuto e 39 secondi, stabilito a Berlino nel 2018 dallo stesso Kipchoge.
🇬🇧 1954 Roger Bannister breaks the 4-minute mile
🇺🇸 1969 Neil Armstrong walks on the moon
🇯🇲 2009 @UsainBolt runs 100m in 09.58
🇰🇪 2019 @EliudKipchoge runs a sub two-hour marathon#INEOS159 #NoHumanIsLimited pic.twitter.com/HMXnxRohE3
— INEOS 1:59 Challenge (@INEOS159) October 12, 2019
Assieme a Kipchoge hanno corso 41 corridori con il compito di tenere il passo (le “lepri”, in gergo), sette per volta, che hanno tenuto posizioni segnalate da appositi laser colorati. Kipchoge è riuscito così a mantenere una media di circa 2 minuti e 50 secondi a chilometro. La corsa è avvenuta in un circuito preparato appositamente nel Prater, il principale parco pubblico di Vienna.
Kipchoge, 34 anni, è nato in un piccolo paese nell’ovest del Kenya e per buona parte della sua carriera è stato considerato un ottimo mezzofondista, cioè un atleta che corre su pista distanze dai 3.000 siepi ai 10.000 metri. Negli ultimi anni si è dedicato con eccezionale successo alla maratona: dopo aver vinto diverse corse importanti come quella di Chicago e quella di Londra – per quattro volte – alcuni anni fa fu selezionato da Nike. Si era avvicinato al traguardo due anni fa in un evento organizzato da Nike e INEOS all’autodromo di Monza, su un percorso perfettamente pianeggiante e senza il minimo ostacolo, a differenza delle strade cittadine in cui si corrono le maratone normali. Anche in quell’occasione l’orario e le condizioni climatiche previste per quella mattina erano state ritenute ottimali, ma Kipchoge non riuscì a scendere sotto le due ore.
Correre la maratona sotto le due ore sembrava impensabile anche solo fino a pochi anni fa, dato che per anni i migliori maratoneti del mondo correvano costantemente fra le due ore e cinque e le due ore e dieci minuti senza mai avvicinarsi alla cifra tonda. Il primo che immaginò che il record potesse essere battuto durante una corsa speciale e grazie all’uso di diverse innovazioni tecnologiche fu Ed Caesar, uno scrittore britannico che nel 2016 scrisse Due ore. Alla ricerca della maratona perfetta, ipotizzando che il record sarebbe stato battuto nel giro di vent’anni. In realtà, come abbiamo visto, già l’anno successivo Kipchoge ci andò molto vicino.