Facebook ha accettato di pagare 40 milioni di dollari a diverse aziende che l’avevano accusata di comportarsi scorrettamente nella vendita di pubblicità
Facebook ha accettato di pagare 40 milioni di dollari (36 milioni di euro) per mettere fine a una causa con diverse aziende che avevano acquistato pubblicità sul social network e poi lo avevano accusato di aver gonfiato i dati sulle visualizzazioni dei video. Facebook ha negato di aver essersi comportata scorrettamente, anche se già in passato aveva ammesso che c’era un errore nella formula con cui stimava il tempo medio in cui gli utenti guardavano i video pubblicitari: la versione di Facebook è che i suoi ingegneri non fossero a conoscenza dell’errore, contrariamente a quanto sostenuto dalle aziende che avevano intentato causa. La causa era iniziata nel 2016.