La Cassazione ha assolto in via definitiva Carlo De Benedetti per le morti legate all’amianto negli stabilimenti Olivetti
La Corte di Cassazione ha assolto in via definitiva Carlo De Benedetti, il fratello Franco e l’ex amministratore delegato Corrado Passera nel processo per le morti legate all’amianto negli stabilimenti della Olivetti, che fu controllata da De Benedetti dal 1978 al 1996. La Corte ha rigettato il ricorso presentato dalla procura generale di Torino contro la sentenza di assoluzione, pronunciata il 18 aprile 2018, per tutti gli imputati accusati di omicidio colposo e lesioni colpose plurime.
La sentenza del processo di secondo grado aveva ribaltato quella di primo grado, che era finito con tredici condanne e quattro assoluzioni: tra gli altri Carlo De Benedetti, imprenditore e proprietario del gruppo Espresso, era stato condannato a 5 anni e 2 mesi di prigione, così come suo fratello Franco.
L’indagine era partita nel 2013 dalla procura di Ivrea, dopo che tra il 2008 e il 2013 erano morti alcuni ex operai della Olivetti per mesotelioma, un tumore che colpisce la membrana che riveste i polmoni e che può derivare da una prolungata esposizione all’amianto. Secondo l’accusa i dirigenti dell’azienda non potevano non sapere dei rischi derivanti dal talco a base d’amianto usato nella produzione delle macchine da scrivere e delle stampanti e che avrebbe causato un tumore in 14 dipendenti, 12 dei quali sono poi morti.