Le forze di sicurezza afghane hanno detto di avere ucciso il capo di al Qaida nel subcontinente indiano, i talebani dicono che non è vero
Le forze di sicurezza afghane hanno detto di avere ucciso il capo di al Qaida nel subcontinente indiano, Asim Umar, in una operazione nell’Afghanistan centrale a fine settembre. Lo hanno fatto sapere su Twitter, allegando una foto del presunto corpo di Umar. I talebani, il gruppo di estremisti islamici che controlla buona parte dell’Afghanistan e che da anni è alleato di al Qaida, hanno però smentito la notizia definendola un’informazione di propaganda. Un portavoce dell’esercito americano ha detto al New York Times che diversi membri di al Qaida sono stati uccisi nell’operazione in questione, senza però fornire ulteriori dettagli.
Sul conto di Umar non si sa moltissimo, soltanto che guidava la sezione locale di al Qaida dal 2014 e che secondo alcuni funzionari afghani poteva contare su una rete di circa 1.500 miliziani.
L’operazione sarebbe avvenuta il 23 settembre a Musa Qala, e secondo alcuni funzionari americani contattati dal New York Times avrebbe causato la morte anche di alcuni civili.