Le foto da vedere a Lodi
Alla decima edizione del Festival della fotografia etica, con le mostre, gli incontri e i workshop per riempire i prossimi weekend di ottobre
Dal 5 al 27 ottobre si terrà la decima edizione del Festival della Fotografia Etica di Lodi, diventato negli anni uno dei più importanti festival di fotografia e fotogiornalismo in Italia, con un programma di mostre, visite guidate, workshop e incontri per i quattro weekend in cui si svolge, con autori come Darcy Padilla, Renée C. Byer, Nick Hannes, Monika Bulaj, Letizia Battaglia, Guillermo Arias, Pedro Pardo e Olivier Papegnies.
Le mostre si possono visitare solo nei weekend, a partire da quelle del cosiddetto Spazio tematico, dedicate a un tema scelto appositamente ogni edizione: quest’anno è l’Italia, in occasione del decimo anniversario del festival, ed esporrà i lavori di fotografi italiani. Ci sono Marco Valle con Mare Mostrum, un lavoro sulla costa italiana; Diana Bagnoli con un reportage sul rito cattolico della Prima Comunione a Napoli; Letizia Battaglia con una selezione dei suoi scatti di cronaca a Palermo e le grandi stragi di mafia; Massimo Berruti, con Epidemic, un reportage sulla cosiddetta Terra dei Fuochi; Michele Borzoni e Rocco Rorandelli del collettivo Terra Project, esporranno Forza lavoro e scuola oggi, un’indagine sui cambiamenti nel mondo del lavoro e della scuola italiana; e infine Mariano Silletti con Serra Maggiore, un piccolo borgo creato a seguito della Riforma Agraria degli anni Cinquanta nelle campagne di Montescaglioso, in Basilicata, dove oggi rimangono solo sei delle 100 famiglie che vivevano in quel periodo.
La sezione Uno sguardo sul mondo raccoglie invece lavori fotogiornalistici internazionali con cinque mostre: due sono realizzate in collaborazione con l’agenzia Agence France-Presse (AFP) e sono dedicate ai temi dei gilet gialli in Francia e delle carovane dei migranti dirette negli Stati Uniti; la terza mostra invece è sul lavoro del fotografo Nick Hannes a Dubai, per documentarne i paradossi; la quarta riguarda il lavoro di Marco Zorzanello sulle reazioni del turismo rispetto al cambiamento climatico in luoghi come la Groenlandia, il Mar Morto e le Dolomiti; e infine ci sono i ritratti di Joey Lawrence ai guerriglieri curdi.
Da segnalare anche la mostra dedicata ai vincitori del World Report Award, il concorso organizzato dal festival. I vincitori, scelti tra 600 candidature, sono: «per la sezione MASTER, Darcy Padilla con il reportage Dreamers sulla riserva indiana di Pine Ridge, considerato il posto più povero in America, dove la comunità sta lottando contro l’abuso di alcol e metanfetamine; per la sezione SPOTLIGHT, Senthil Kumaran Rajendran con il reportage Boundaries: Human and Tiger Conflict, sul rapporto tra le tigri e la popolazione in India nelle ampie zone selvatiche in prossimità dei santuari; per la sezione SHORT STORY, il tedesco Emile Ducke con il reportage Diagnosis, che racconta di un treno-ambulatorio che viaggia in città remote e senza servizi in Siberia, garantendo uno screening sanitario gratuito per la popolazione; per la sezione STUDENT, il giovane tedesco Arne Piepke con il reportage Faith, Custom and Homeland, che indaga la tradizione secolare dei club dei tiratori in Germania; per la nuova sezione WORLD ITALY, creata per celebrare la decima edizione del festival, Mariano Silletti con Serra Maggiore».