370 persone sono state arrestate in Ecuador in due giorni di sciopero nazionale
I sindacati dei lavoratori dei trasporti dell’Ecuador hanno annullato le proteste programmate in questi giorni dopo che in due giorni di sciopero nazionale erano state arrestate 370 persone. I manifestanti si oppongono alla revoca dei decennali sussidi per il carburante, voluta dal presidente Lenin Moreno con l’obiettivo di risparmiare 1,4 miliardi di euro all’anno. Giovedì e venerdì molti autobus e taxi erano rimasti fermi nelle più importanti città del Paese, c’erano state barricate, scontri violenti con la polizia e saccheggi dei negozi a Guayaquil, la seconda città del Paese; le autorità hanno detto che 59 poliziotti sono stati feriti e un edificio governativo è stato assalito. La decisione dei sindacati non è stata condivisa dai movimenti studenteschi e da quelli in difesa dei diritti delle popolazioni indigene, che sciopereranno anche il 9 ottobre.
I tagli fanno parte delle riforme strutturali che il governo deve attuare nell’ambito di un accordo con il Fondo monetario internazionale, che prevede in cambio un prestito di 4,2 miliardi di dollari, circa 3,8 miliardi di euro.