L’amministrazione Trump sta preparando un programma per raccogliere il DNA dei migranti
Il Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti ha detto mercoledì alla stampa che l’amministrazione Trump sta preparando un piano per raccogliere i dati del DNA dei migranti che arrivano nel paese. Il New York Times scrive che permetterà ai responsabili dei centri di detenzione dei migranti negli Stati Uniti di raccogliere i dati genetici di tutti i migranti e di depositarli nel database criminale dell’FBI, la polizia federale statunitense. Al momento non sono stati diffusi maggiori dettagli su come funzionerà il programma, né da quando entrerà in vigore.
In precedenza il Dipartimento aveva già sperimentato un piano di rilevamento di dati genetici al confine con il Messico, su base volontaria, per determinare i rapporti di parentela tra i migranti. L’American Civil Liberties Union (ACLU), organizzazione per la difesa dei diritti e delle libertà individuali, ha accusato il piano del governo di mettere a serio rischio la privacy e i diritti civili dei migranti senza un particolare motivo, soprattutto visto che il Dipartimento della sicurezza interna utilizza già metodi di identificazione come il rilevamento delle impronte digitali, e lo ha descritto come un programma di «sorveglianza di massa».