Il narcotrafficante messicano El Chapo avrebbe cercato di corrompere il presidente dell’Honduras con un milione di dollari
Il narcotrafficante messicano Joaquín Guzmán Loera, più noto come El Chapo, avrebbe dato un milione di dollari, 900mila euro, a Juan Antonio Hernández perché li consegnasse, come tangente, a suo fratello, il presidente dell’Honduras, Juan Orlando Hernández. L’accusa è stata fatta da Jason Richman, assistente procuratore statunitense, durante un processo in corso a New York contro Juan Antonio Hernández, che era stato arrestato durante un’operazione anti-droga lo scorso novembre a Miami, in Florida. Richman non ha precisato se la tangente sia stata effettivamente consegnata al presidente, che ha difeso il fratello dicendo che l’accusa è «falsa al cento per cento, assurda e ridicola».
Juan Antonio “Tony” Hernández è accusato, tra le altre cose, di aver esportato cocaina negli Stati Uniti e rischia l’ergastolo. A luglio El Chapo, che ha 62 anni, era stato condannato all’ergastolo per tutti e dieci i capi d’accusa per i quali era imputato, tra cui omicidio, traffico di droga e riciclaggio di denaro.