La vicepresidente del Perù si è dimessa, rifiutando la nomina a presidente decisa dal Parlamento
La vicepresidente del Perù Mercedes Aráoz si è dimessa, rifiutando la nomina a presidente decisa dal Parlamento e chiedendo invece che si vada presto a elezioni anticipate per mettere fine alla crisi politica e istituzionale iniziata tre giorni fa. Lunedì, il presidente peruviano Martín Vizcarra aveva sciolto il Parlamento e indetto nuove elezioni; il Parlamento, controllato dalle opposizioni, aveva giudicato incostituzionale la decisione di Vizcarra e lo aveva sospeso dai suoi poteri, nominando la vicepresidente Aráoz come leader ad interim del paese.
Vizcarra non aveva però riconosciuto la legittimità della decisione del Parlamento, arrivata secondo lui quando la camera era già stata sciolta: martedì quindi la polizia aveva impedito ai parlamentari di raggiungere il parlamento, complicando ancora di più la crisi istituzionale. Le dimissioni di Aráoz non metteranno probabilmente fine alla crisi: il Parlamento dovrebbe riunirsi nuovamente nei prossimi giorni per votare una mozione per rimuovere del tutto Vizcarra, il quale ha intanto approvato un decreto che prevede di tornare al voto il 26 gennaio.