L’Alta corte di Delhi ha ordinato a Facebook e Google di cancellare tutti i post anonimi che accusano di molestie l’artista indiano Subodh Gupta
L’Alta corte di Delhi ha ordinato a Facebook e Google di cancellare tutti i post anonimi che accusano di molestie il famoso artista indiano Subodh Gupta, e ha ordinato a Facebook di fornire alle autorità il nome della persona che aveva diffuso la prima accusa nei confronti di Gupta. Le accuse a Gupta erano state fatte durante i mesi di maggior notorietà del movimento #metoo, che anche in India portò moltissime donne a raccontare molestie o abusi subiti, spesso da parte di uomini potenti. Gupta fu accusato di comportamenti inappropriati con un messaggio pubblicato su Instagram, il social network controllato da Facebook. Il messaggio era anonimo ma sembrava essere stato scritto da una ex assistente di Gupta, mentre altri messaggi anonimi erano stati pubblicati nei mesi successivi. Gupta ha sempre negato le accuse e ha avviato una causa per diffamazione: l’Alta corte di Delhi, dopo aver constatato che nessuna delle accusatrici aveva voluto rendere pubblica la sua identità, ha ordinato la cancellazione dei messaggi e ha chiesto informazioni sulla persona che controlla l’account Instagram da cui arrivò la prima accusa.