Sui social network circolano finte liste di farmaci vietati
Lo ha detto l’Agenzia Italiana del Farmaco, specificando che i farmaci che ha vietato di utilizzare sono solo quelli contenenti ranitidina
Stanno circolando sui social network delle false liste di farmaci da non utilizzare, che non hanno nulla a che fare con quelli contenenti ranitidina che il 23 settembre l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) aveva vietato di utilizzare. Per questo motivo l’AIFA ha diffuso un comunicato per invitare i consumatori a diffidarne: «L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) informa che nelle ultime ore sui social network si stanno diffondendo liste di farmaci che nulla hanno a che vedere con quelli oggetto dei provvedimenti restrittivi disposti nei giorni scorsi che riguardano esclusivamente farmaci contenenti ranitidina», si legge.
La decisione dell’AIFA era arrivata dopo che nei giorni scorsi in alcuni lotti di medicinali a base di ranitidina prodotti in India dalla Saraca Laboratories LTD erano state trovate tracce di N-nitrosodimetilammina, una sostanza considerata «probabilmente cangerogena» dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sulla base di studi condotti su animali.
Tra i farmaci che l’AIFA ha detto di non utilizzare – in nome del principio di precauzione: il problema riguarda solo alcuni lotti – ci sono Buscopan Antiacido (da non confondere con altri tipi di Buscopan), Ranitidina, Ranidil, Raniben e Zantac. Il Buscopan Antiacido è un farmaco molto utilizzato e, così come altri dei farmaci vietati, non è prodotto dalla Saraca, ma l’AIFA vuole effettuare comunque dei controlli su questo e altri medicinali. Per sapere quali farmaci sono stati vietati dall’AIFA si può consultare il sito ufficiale dell’agenzia, in cui c’è sia la lista dei farmaci prodotti da Saraca ritirati dal mercato che la lista di quelli per cui è stato vietato l’utilizzo.
La ranitidina è «un inibitore della secrezione acida utilizzato nel trattamento dell’ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni associate a ipersecrezione acida». L’AIFA ha specificato che, se si sta già seguendo una terapia basata su questi farmaci, non bisogna interromperla improvvisamente e raccomanda di consultare il proprio medico «il prima possibile».