La capitale australiana Canberra ha approvato il possesso e la coltivazione personale di marijuana nel suo territorio
La capitale australiana Canberra ha legalizzato l’uso e il possesso personale di marijuana nel suo territorio amministrativo, che comprende, oltre alla città, altri 1.500 chilometri quadrati, perlopiù disabitati. Nessuno degli stati australiani aveva mai introdotto una misura di questo genere. La nuova legge entrerà in vigore il 31 gennaio del 2020 e permetterà a chi ha più di 18 anni di possedere fino a 50 grammi di marijuana e di coltivare fino a due piante per persona, o quattro piante per appartamento.
Il Territorio della capitale australiana non è un vero e proprio stato – come il District of Columbia che comprende Washington, negli Stati Uniti – ma ha un’assemblea legislativa di 25 membri che può promulgare leggi che non siano in contrasto con la legge nazionale. Al momento in Australia il possesso di marijuana è proibito e dal 2016 è consentito coltivarla solo per scopi medici e per la ricerca scientifica. Non è chiaro cosa succederà ora ma la legge potrebbe essere dichiarata incompatibile dalla Corte Suprema, come accaduto per un caso simile nel 2013: il Territorio della capitale australiana aveva approvato i matrimoni tra persone dello stesso sesso ma non esisteva una legge del genere a livello nazionale, quindi la Corte dichiarò la legge incompatibile. In Australia i matrimoni gay divennero poi legali nel dicembre del 2017.