Laura Boldrini dice che entrerà nel PD
L'ex presidente della Camera dice che di fronte alla «destra peggiore di sempre» non è più tempo di «piccoli partiti»
L’ex presidente della Camera Laura Boldrini ha annunciato in un’intervista a Repubblica la sua intenzione di entrare nel Partito Democratico. «Con la destra peggiore di sempre non è più tempo di piccoli partiti», ha detto Boldrini, che alle ultime elezioni è stata eletta deputata con la lista Liberi e Uguali (che nel frattempo si è sciolta, ma è sopravvissuta come gruppo parlamentare e oggi sostiene il secondo governo Conte).
Boldrini ha spiegato che aveva deciso già da tempo di passare al PD. Già alle elezioni europee aveva votato per i Democratici, ha detto, e non per le liste della sinistra a cui era stata vicina in passato. La caduta del primo governo Conte ha accelerato il suo desiderio di ritornare nel PD, ha detto, ma prima di rendere ufficiale la decisione ha voluto attendere la scelta di ministri e sottosegretari, così da evitare accuse di volersi proporre per qualche incarico. In passato però Boldrini aveva attaccato duramente il Movimento 5 Stelle, sostenendo che non ci fossero «punti di contatto» tra il partito fondato da Beppe Grillo e la sinistra.
Prima di entrare in politica, Boldrini, che ha 58 anni ed è nata a Macerata, ha avuto una lunga carriera internazionale, culminata con l’incarico di portavoce per il Sud Europa dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. Nel 2013 venne candidata alla Camera dal partito di sinistra SEL, che riuscì poi a ottenere per lei l’incarico di presidente della Camera. Da allora Boldrini è stata al centro di numerose campagne di odio e di critiche e attacchi, in particolare da parte di esponenti ed elettori della Lega e del Movimento 5 Stelle, soprattutto a causa delle sue posizioni in difesa dei diritti dei migranti e per l’equità di genere.