L’Inter è partita forte
Finora la squadra di Conte se l'è cavata bene, grazie anche a un calendario favorevole: ora però servono rapidi miglioramenti
Con la netta vittoria nel derby contro il Milan di sabato sera, l’Inter è rimasta in testa alla classifica di Serie A, da sola e a punteggio pieno. Nelle quattro vittorie di inizio stagione ha distribuito nove gol fra Lecce, Cagliari, Udinese e Milan e ne ha subito soltanto uno, in trasferta a Cagliari. Mercoledì sera ritornerà a giocare al Meazza contro la Lazio per provare a rimanere in testa al campionato e proseguire lo scatto iniziale con cui spera di guadagnare più vantaggio possibile su una Juventus ancora in costruzione e un Napoli già competitivo.
I primi risultati della stagione hanno premiato la nuova Inter di Antonio Conte. Nonostante non brilli ancora per qualità, ha iniziato subito a proporre un gioco più verticale, passando rapidamente dalla difesa all’attacco con risultati efficaci e fra l’entusiasmo del suo pubblico: un gran cambiamento rispetto al gioco orizzontale messo in pratica con Luciano Spalletti nelle ultime due stagioni.
Nei primi mesi di stagione si è notata soprattutto una difesa – già forte in passato – migliorata con l’esperienza di Diego Godin, fra i migliori in campo nel derby, e l’ottima condizione fisica raggiunta dai giocatori più piccoli e tecnici, Stefano Sensi e Matteo Politano, coinvolti in quasi tutte le azioni da gol. Il regista Marcelo Brozovic, ancora tra alti e bassi, continua comunque a essere il pregio tattico della formazione, mentre in attacco, in attesa che Alexis Sanchez entri in forma, la sintonia tra Lautaro Martinez e Romelu Lukaku sta migliorando, con quest’ultimo non ancora in condizioni ideali ma nonostante questo già autore di tre gol.
Finora l’Inter se l’è cavata così, aiutata anche da un calendario favorevole. Ma il deludente pareggio contro lo Slavia Praga all’esordio in Champions League ha mostrato come ci siano ancora tanti aspetti da migliorare con una certa urgenza, dato che adesso arriveranno una dopo l’altra alcune delle partite più difficili della stagione. A San Siro lo Slavia ha messo in seria difficoltà la squadra di Conte, impedendole la costruzione del gioco con un pressing ampio e molto efficace, grazie anche alla miglior condizione fisica favorita dalle tredici partite ufficiali disputate da metà luglio. La sconfitta è stata evitata soltanto dalle iniziative personali di Sensi e Politano sul finale.
Per quanto sia ancora presto per vedere una squadra a pieno regime, il calendario impone all’Inter dei miglioramenti. Dopo la partita contro la Lazio di mercoledì, l’Inter infatti giocherà sabato in trasferta contro la Sampdoria, mercoledì prossimo a Barcellona in Champions League e la domenica seguente contro la Juventus nel “derby d’Italia” più atteso degli ultimi anni.