L’Aquila è troppo bella per Zerocalcare e Saviano, dice il sindaco Biondi
«Non ce li voglio all'Aquila perché L'Aquila è una città plurale, nobile, aristocratica, bella; è una città che non merita questo genere di cose»
Durante Atreju, la festa di Fratelli d’Italia in corso a Roma, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha detto perché è contrario a invitare lo scrittore Roberto Saviano e il disegnatore Zerocalcare al Festival degli incontri, in programma dal 10 al 13 ottobre in città per ricordare i 10 anni del terremoto:
«Non ce li voglio all’Aquila perché L’Aquila è una città plurale, nobile, aristocratica, bella; è una città che non merita questo genere di cose»
Il sindaco ha anche criticato l’organizzatrice del festival Annalisa De Simone, presidente del Teatro stabile d’Abruzzo: «sono stato accusato di censura semplicemente per aver detto a una tizia che non era possibile spendere 700mila euro in quattro giorni per una carnevalata di sinistra».
La direttrice artistica del festival, Silvia Barbagallo, ha spiegato che i finanziamenti arrivano da «un ente aquilano e sono stati stanziati tutti dal ministero, peraltro durante il precedente governo, quindi il sindaco non dovrebbe avere alcuna voce in capitolo ma ha deciso di fare una battaglia politica, bloccando tutto di fatto», questo perché è il Comune a dover sbloccare i fondi dell’ente in questione, l’Istituzione sinfonica aquilana.