Un migrante appena riportato in Libia dalla Guardia costiera libica è stato ucciso con un colpo di pistola
Giovedì un migrante sudanese appena riportato in Libia dalla Guardia costiera libica è stato ucciso con un colpo di pistola davanti ai funzionari dell’International Organization for Migration (IOM), un’agenzia collegata alle Nazioni Unite che si occupa di migranti. L’uccisione è avvenuta nel porto di sbarco di Abusitta a Tripoli, dove erano stati appena riportati 103 migranti. Alcuni cercavano di scappare dalle guardie per evitare di essere riportati nei centri di detenzione quando un gruppo di uomini armati ha iniziato a sparare in aria. Un migrante è stato ferito allo stomaco, è stato soccorso dal personale dello IOM – che si trovava sul posto per fornire assistenza – e portato in una clinica, dov’è morto due ore dopo.
Circa 5.000 persone – tra uomini, donne e bambini – sono detenuti nei centri per migranti libici, in condizioni disumane; più di 3.000 si trovano in zone di conflitto e a rischio.