Le manifestazioni per il clima in tutto il mondo
È una giornata di manifestazioni e iniziative che andranno avanti fino allo sciopero mondiale del 27 settembre
Oggi in tutto il mondo sono in corso manifestazioni di protesta e scioperi degli studenti per chiedere ai governi di intervenire per contrastare il cambiamento climatico e il riscaldamento globale, in vista del summit delle Nazioni Unite sul clima previsto per lunedì 23 agosto. Gli scioperi di venerdì sono promossi da Fridays for Future, che raccoglie milioni di studenti che coordinano le loro proteste in gran parte del mondo, e daranno inizio a una settimana di iniziative e manifestazioni che si concluderanno il 27 settembre con un secondo sciopero mondiale.
La campagna Fridays for Future è stata avviata dalla nota attivista svedese Greta Thunberg, diventata per molti il simbolo dell’attivismo contro il riscaldamento globale. Lo scorso agosto Thunberg ha raggiunto gli Stati Uniti dopo un viaggio in barca a vela attraverso l’oceano Atlantico e il 18 settembre ha testimoniato davanti al Congresso degli Stati Uniti, chiedendo ai parlamentari di agire contro il riscaldamento globale e la crisi climatica. Lunedì prossimo Thunberg parteciperà al summit sul clima organizzato dall’ONU a New York, mentre a fine anno sarà in Cile per partecipare alla Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico.
Le prime manifestazioni si sono tenute in Australia e negli altri paesi del Pacifico, la più attesa è quella di New York, a cui parteciperà anche Greta Thunberg. La città di New York ha dato il permesso a più di 1 milione di studenti di non andare a scuola per partecipare allo sciopero, ma anche i lavoratori di alcune grandi aziende statunitensi hanno deciso di scioperare e aderire all’iniziativa. Tra questi ci sono circa 1.500 dipendenti di Amazon, a Seattle, e quelli dell’azienda di abbigliamento Patagonia: i negozi di quest’ultima rimarranno chiusi in tutto il mondo sia il 20 che il 27 settembre per permettere ai lavoratori di partecipare alle manifestazioni.