Calenda dice che non andrà con Renzi
È «impossibile» che il suo nuovo movimento faccia accordi con quello di Renzi, ha detto al Messaggero
In un’intervista al Messaggero, l’eurodeputato Carlo Calenda, da poco uscito dal PD e intento a creare un suo movimento politico, ha commentato l’uscita di Matteo Renzi dal PD con intenzioni simili alle sue. Per Calenda quella di Renzi è «una scissione parlamentare», basata su «slogan e vaghezze ideologiche». Quando il giornalista gli domanda se pensa che potrebbe “andare insieme” a Renzi in futuro, Calenda risponde nettamente:
«Impossibile»
Calenda prosegue sottolineando quelle che ritiene siano le peculiarità del suo progetto politico: un «nuovo movimento» e non «un partito», specifica Calenda, che sarà presentato ufficialmente il 9 dicembre e le cui priorità saranno sanità, istruzione e sviluppo economico. Spiega che non sarà un movimento pieno di «gerarchi e capibastone», ma «ricco di esperienze», come amministratori locali e sindaci, gli unici «a essere rimasti vicini ai cittadini».
Calenda era entrato nel PD subito dopo le elezioni del marzo 2018, ma aveva subito iniziato a scontrarsi con i dirigenti del partito. Alle elezioni europee del maggio 2019 è stato candidato capolista al Nord Est e il PD lasciò metà del simbolo sulla scheda elettorale al suo slogan “Siamo Europei”. Quando il partito ha deciso di allearsi con il Movimento 5 Stelle e formare il secondo governo Conte, Calenda ha annunciato che avrebbe proseguito da solo, trasformando “Siamo Europei” in un vero movimento politico.